FOTOCLUB BERGAMO BFI MUSEO DELLA FOTOGRAFIA EXPO-COLLEZIONI ( 11^ PARTE )

Copyright Ivan Mologni

5/23 In esposizione uno stereoscopio in legno dei primi del ‘900; poi una serie di binocoli rari da teatro, sec. XIX e XX.

5/24 Varie fotocamere a soffietto 10×10 e 6×9: Ferrania, AGC, Agfa, Zeiss, Kodak, ICA.

5/25 Varie: stereoscopi Kodak, Zeiss, Lumière.

5/26 stereoscopi dal XIX al XX Secolo.

5/27 macchine fotografiche subacquee: Nikonos II-III-IV-V.

Le specifiche in giallo nel catalogo pubblicato.

Ultime acquisizioni del Museo con Kodak EK2 instant camera del 1980 e Agfa Isomat rapid del 1960; tali rarità sono state acquisite domenica 14 dicembre 2025 e sono già in esposizione a far bella mostra di se!

APERTURA ECCEZIONALE E STRAORDINARIA NEI GIORNI : 25, 26, 29, 30 e 31 Dicembre 2025 e 1 e 2 Gennaio 2026, dalle ore 16.00 alle 19.00.
Prenotazioni visite su appuntamento allo 035 248500.

FOTOCLUB BERGAMO BFI MUSEO EXPO/COLLEZIONI (8^ parte)

Copyright Ivan Mologni

Tutti gli oggetti in esposizione sono acquisiti da prestigiose collezioni private, mercatini altamente specializzati, fiere, antiquariato ecc.
Sono il frutto di una costante e incessante ricerca dell’oggetto particolare, raro ed esclusivo.
Per i veri collezionisti DOC.
Per accaparrarsi il cimelio raro ed esclusivo.
In questo articolo faccio riferimento a quanto di rilevante è stato acquisito.
In assoluto vengono presentati questi apparecchi evidenziati nelle fotografie.

MUSEO DELLA FOTOGRAFIA EXPO/COLLEZIONI

Prosegue la visita virtuale dell’esposizione museale.
Vengono considerati i ripiani 1/4, 2/8, 3/12 e 3/14.
In ogni esposizione viene fotografato il “cimelio” più significativo o più raro della serie considerata.
Come consuetudine c’è un riepilogo di ogni ripiano: una scheda in giallo considera l’insieme in esame, con la data specifica della produzione.
Questa catalogazione storica e scientifica ci ha occupato per almeno un trimestre del 2025.


I curatori: il presidente FCB Ivan Mologni, la Segretaria FCB Serena Gioia Dolfi per la ricerca storica; tutte le fotografie a catalogo sono della Consigliera Cristina Leo. Il Blog FCB BFI del nostro Consigliere Riccardo Scuderi.


Per alcuni mesi saranno pubblicate immagini delle esposizioni museali per avere una visione globale.


Infine continuano con successo le visite guidate (su appuntamento) al nostro Museo della Fotografia FCB BFI .

Copyright Ivan Mologni

FOTOCLUB BERGAMO BFI MUSEO DELLA FOTOGRAFIA EXPO-COLLEZIONI (5a parte)

Si presentano, dalle vetrine espositive museali, questi interessanti apparecchi:

  • Rectaflex del 1947
  • Exakta Varex IIB del 1963
  • Praktica Super TL del 1960

CRONACA DI UN CLAMOROSO RITROVAMENTO DI RARO REPERTO STORICO

Come di mia consuetudine, nei fine settimana mi occupo di collezionismo e cerco di scovare oggetti di particolare interesse.
Per cronaca le raccolte che mi appassionano da tempo sono anche l’auto modellismo (Alfa Romeo) in varie scale: 1:12, 1:24, 1:32, 1:43; siamo a oltre 500 modelli.
Altra collezione di cani Bassotto (oltre 1600 miniature in materiale ceramico, metallo, legno, vetro, resina, stoffe ecc…).

Domenica 9 Novembre 2025 mi sono concentrato e imbattuto,da una espositrice antiquaria, su una Reflex Voigtlander Bessamatic con obiettivo Color Skopar X 1:2,8/50 del 1958 in condizioni pari al nuovo! È già in esposizione al museo FCB.
Copyright Ivan Mologni

IL FUTURO È NEGLI OCCHI DI CHI FOTOGRAFA

Fotoclub Bergamo Benemeriti della Fotografia: Museo della Fotografia Expo- Collezioni (4^ parte)

Di Ivan Mologni ©️

In esposizione alcune rare Reflex Rolleiflex SL35.
In evidenza il modello cromato Made in Germany e il modello nero Made in Singapore, entrambe del 1970;


infine la tascabile Rollei 35 del 1966.
Tutte e tre lo scrivente le ha provate (su strada): macchine perfette, obiettivi indiscutibili e meccaniche di alta precisione tedesca.


In mostra anche gli obiettivi a corredo (Vedi foto).
Sempre su ripiano 9, una serie di estrema qualità di dagherrotipi; l’ultima mia acquisizione è del 30/10/2025, da una collezionista. Le dimensioni del bimbo raffigurato sono: 9.5 x 12 cm; il soggetto è in custodia di legno e velluto rosso, presumibilmente della seconda metà dell’800, colorato leggermente come in uso.
Al ripiano 19 altra collezione delle Rolleiflex dal 1933 al 1971.

Desidero poi informare che all’interno del Fotoclub Bergamo abbiamo diversi collezionisti tra cui Ivan Mologni, Riccardo Scuderi, Licio Villa; anche loro presenteranno le proprie collezioni.


Le Guide al Museo sono la Segretaria Serena Gioia Dolfi e la Consigliera Cristina Leo.


In conclusione al Museo abbiamo sempre nuove esposizioni ed acquisizioni, opere fotografiche e installazioni particolari, con visite guidate, sempre su appuntamento.

FOTOCLUB BERGAMO: L’EMOZIONE DELLA PASSIONE A PELLICOLA

Fotoclub Bergamo Benemeriti della Fotografia: Museo della Fotografia Expo- Collezioni (3^ parte)

Di Ivan Mologni ©️

HASSELBLAD 6×6 DAL 1948

Integrata la collezione Hasselblad in esposizione permanente dal 28 Ottobre 2025 con le seguenti attrezzature:

  • Hasselblad 500 C/M del 1971
  • Hasselblad Super wide 1982
  • Hasselblad Crysyal Camera 500 C/M 1980
  • Obiettivi Carl Zeiss T*:
    • 50 mm/F4;
    • 80 mm/F2.8;
    • 150 mm/F4;
  • Magazzini 6×6 A12;
  • Magazzini per pellicole Polaroid.

Il Museo del Fotoclub Bergamo, è alla ricerca anche dell’Hasselblad EDC del 1969 – Missione Apollo 11, la macchina usata sulla Luna.

Di seguito in questo articolo sono riprodotti manuali d’epoca di promozione e cartoline celebrative rare del venticinquesimo e trentesimo Years in Space Hasselblad.

FCB info: per visite al museo della fotografia expo-collezioni: tel. 035 248500 solo esclusivamente su appuntamento.

Fotoclub Bergamo Benemeriti Fotografia Italiana F.I.A.F. (1^ parte)

Di Ivan Mologni ©️

MUSEO DELLA FOTOGRAFIA EXPO COLLEZIONI

CONTAX ZEISS 70° DAL1932 AL 2002

È con orgoglio, come appassionato e collezionista del marchio, che è stata completata l’esposizione di Contax (era moderna) dal 1974 al 2002.
Nelle fotografie specifiche che seguono, le vetrine espositive con tutte le nostre protagoniste.
Sono in condizioni ottimali. Anche gli obiettivi Carl Zeiss in corredo.
La raccolta è completa al 90%; ottimisticamente si arriverà al 100% entro il 2026.
Sono a precisare che le attrezzature esposte vengono a volte utilizzate da nostri associati (al 2025, 256 iscritti).
Ricordo infine che è attivo dal 1974 il Contax Club International Membership card.
In esposizione rare Reflex celebrative nuove.

  1. Contax del 1932 (la prima prodotta).
  2. Contax RTS del 50° Gold n.41 su 100.
  3. Contax S2A del 60°.
  4. Contax Aria del 70°.

FOTOCLUB BERGAMO, DOVE LA BELLEZZA DELLA PELLICOLA È DI CASA

Museo Fotoclub Bergamo

Di Ivan Mologni ©️


In esposizione una delle macchine fotografiche più piccole al mondo: a titolo di esempio la mini camera Colly anni ’60 con relativo rullino di 1 cm.
Nelle fotografie la modella Selly con Reflex Nikkormat e la mini camera in oggetto. In una foto vediamo il rullino in bianco e nero di ben 10 mm.
Un grazie particolare a Selly per la gentile collaborazione.

ELEONORA RESTA – Miss Italia 1985 (Bergamo 1968-2019)

di Ivan Mologni ©️


Ho appreso solo ieri, 17 giugno 2025, con sgomento, che Eleonora è scomparsa nel 2019.
Ricordo di averla notata nel 1984 in un negozio di abbigliamento di Bergamo e di averle proposto di entrare nel settore della moda e pubblicità come modella.
Detto fatto! Successivamente l’ho fotografata in interni ed esterni. Il suo primo composit e poi “book” fotografico. Le ho suggerito di partecipare alle selezioni di miss Italia ’85. Vinse le provinciali, le regionali e poi la finale a Salsomaggiore. Infine il podio: il titolo di miss Italia 1985 .
In questo momento desidero presentare alcuni miei scatti dell’epoca in ricordo di questa splendida ragazza.
Desidero nell’occasione porgere a nome mio, del Direttorio e soci/e le nostre più sentite condoglianze ai genitori, parenti e a quanti la conobbero.
Riposa in pace.
Arch. Ivan Mologni

L’antica tecnica della “gomma bicromata”

di Ivan Mologni ©️

Come già pubblicato negli articoli Un “effetto” veramente speciale: stampa alla gomma bicromata & Un pò di Storia : la Gomma Bicromatica, nei giorni scorsi mi sono dilettato nell’applicazione dell’antica tecnica della “gomma bicromata“, sempre stimolante e artisticamente soddisfacente! Vi rimando all’articolo sopra menzionato per le specifiche tecniche e le caratteristiche principali. Aggiungo di seguito un paio di stampe, fatte con la predetta tecnica, di due macchine Contax, con un po’ di storia di questo glorioso marchio.

Collezioni Museo Fotoclub Bergamo


Nuove acquisizioni : tre macchine istantanee, Kodak EK160, Kodak EK200, Kodak EK160EF, più un caricatore Kodak PR144-10

La storia


Nel 1980 Kodak per aver infranto più brevetti Polaroid, fu chiamata in causa. Nel contenzioso dovette sborsare la cifra di 925 milioni di dollari, ritirando contestualmente tutte le macchine dal commercio (comprese le vendute) terminando quindi l’avventura instant nel 1985.

Nuove acquisizioni di attrezzature

Acquisiti, da collezionisti specializzati nel settore, ulteriori pregiate macchine fotografiche – tra cui diversi modelli utilizzati da Andy Warhol – e gadget vari:

L’insegna museale

Konica EC

Praktica Super TL

Lumière 6×9

2 Cineprese: Cimatic (a sx) e Bell & Liowell Viceroy film 8mm (a dx)

Polaroid 95 A del 1955

Polaroid SX 70 del 1972 usata da Andy Warhol

Logo storico Polaroid

Minox 35 LE del 1974 usata da Andy Warhol

Chinon CE AF usata da Andy Warhol

Konica C35 EF usata da Andy Warhol

Di seguito le immagini di alcune delle collezioni visitabili presso il Museo della Fotografia del Fotoclub Bergamo:

Fotoclub Bergamo BFI: fa del sogno la tua realtà!

Museo della Fotografia Storica a Pellicola

Le attrezzature

CollezioniMologni

Sabato 24 maggio 2025 viene inaugurato ufficialmente , presso la sede del Fotoclub Bergamo BFI, il Museo della Fotografia, con possibilità di visita dalle ore 16 alle ore 19.

Nei giorni successivi le visite dovranno essere preventivamente concordate su invito o preventivo appuntamento telefonico al 035 248500 (segreteria sempre attiva).

L’iniziativa è riconosciuta dalla FIAF, Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, con relativo attestato:

La voce del Presidente

Circa 20 anni fa è iniziato il mio peregrinare presso mercatini specializzati, collezionisti ed appassionati, alla ricerca di macchine analogiche che hanno rappresentato la storia della Fotografia.

Era giunto il momento di fare un inventario di ricerca storica e fotografica per avere una guida specifica e razionale, nell’ambito di in progetto di largo respiro.

Negli ultimi 13 anni e 3 mesi sono sempre stato accompagnato dal mio fedele Bassotto Kiko alla scoperta e acquisizione di materiale specifico.

Consiglio Direttivo del Fotoclub Bergamo BFI – Gruppo di Lavoro

Dal gennaio 2025 si è costituito un gruppo di lavoro con il compito di catalogare ed approntare una guida specifica alle esposizioni museali. Per questo desidero esprimere un vivo e sentito ringraziamento al Direttivo FCB nella sua nuova composizione:

  • Presidente – Arch. Ivan Mologni
  • Vice Presidente – Licio Villa
  • Segretaria – Dott.ssa Serena Gioia Dolfi
  • Consigliere – Dott. Riccardo Scuderi
  • Consigliera – Cristina Leo
  • Vice Consigliere – Paolo Piazzalunga
  • Vice Consigliera – Dafne Spagnolo
  • Vice Consigliera – Florinda Subacchi
  • Vice Consigliera – Maria Grazia Locatelli

Per ulteriori informazioni su corsi e seminari di fotografia, sala pose con fotomodelle, camera obscura e laboratori o specifici programmi, contattare la segreteria FCB al 035 248500

Dopo un lungo lavoro di selezione da parte mia e del Vice Presidente dell’associazione, Licio Villa, di tutto il materiale che negli anni è stato acquistato e donato, insieme alla Segretaria Serena Gioia Dolfi, mi sono poi adoperato per un certosino lavoto di ricerca e catalogazione di tutto quanto messo in esposizione, avvalendomi di testi altamente specialistici. Ottenute tutte le necessarie informazioni, io e Serena Gioia abbiamo realizzato un voluminoso catalogo d’orientamento, scritto interamente con grande pazienza e precisione da Serena al computer, che servirà da guida ai visitatori e visitatrici del Museo. Questo catalogo è poi stato corredato da diverse fotografie scattate dalla neo eletta Consigliera Cristina Leo: (*)

(*) AVVISO: come si potrà notare, le foto di cui sopra sono state effettuate utilizzando un dispositivo digitale. L’eccezione alla regola ferrea che vige nel Fotoclub Bergamo di utilizzare unicamente macchine analogiche, è stata dettata esclusivamente da una questione pratica, in modo tale da riprodurre in poche immagini il vasto repertorio di attrezzature fotografiche catalogate. A parere del Direttivo, arrivare al medesimo risultato con scatti analogici sarebbe stato oltremodo oneroso e dispendioso.

Corso di fotografia base in esterni – uscite didattiche in collettivo e prova su strada reflex & obiettivi

di © Ivan Mologni

Il tema di una delle uscite notturne in collettivo del Fotoclub Bergamo è stato: “Bergamo città d’arte“. Questo sarà anche il tema della Mostra Fotografica celebrativa per il nostro 45° Anniversario, in una prestigiosa esposizione riconosciuta FIAF.

Riporto, di seguito, alcune foto esemplificative dell’uscita notturna. Le reflex utilizzate sono state: Pentax K1000, Nikon FM2, Leica R4/R5, Contax S2A e Olympus OM1, tutte rigorosamente meccaniche per una “goduria fotografica” massima!

Meditate gente, meditate: i “temerari” che nel 2024 usano macchine analogiche completamente meccaniche dimostrano, oltre che competenze tecniche indiscutibili, anche uno spessore artistico elevato, in un mondo dove ormai si fotografa ogni cosa, senza pensare, senza emozionarsi, ma solo per condividere immagini spesso artefatte ed ingannevoli. Per questo sempre difenderemo i nostri “Pellicolosi“, gli irriducibili della qualità e della verità; la serietà fotografica sempre, non la finzione.

Ecco alcuni miei scatti delle Mura di Città  Alta e S. Vigilio:

Macchina utilizzata: Contax S2A  + Treppiede Manfrotto 055 PRO B con testa 488 RC2, esposimetro Gossen Lunasix 3. Pellicola a colori negativa Fujicolor 200 PRO, sviluppo in C41 su carta fotografica Kodak Royal PRO. Obiettivi 25mm, 135mm, 180mm e 300mm tutti Carl Zeiss. Filtro Cokin Star 8.

F.C.B.: gli Irriducibili della qualità fotografica

Fotoclub Bergamo PRO – corsi & seminari di fotografia professionale

di © Ivan Mologni

Dal 2024 vengono potenziate le attività con allievi/e per quanto riguarda il grande formato negativo. In base alle attrezzature utilizzate (formati 4,5×6 – 6×6 – 6×7 – 6×9 – 10×12 – 13×18), si simuleranno le problematiche più ricorrenti con queste complesse attrezzature.

La Sala posa

E’ la situazione che un po’ tutti i miei allievi vogliono affrontare, essendo la più complessa, dovendo interpretare al meglio la modella.

Per iniziare, occorre che quest’ultima sia opportunamente truccata, scegliendo gli abiti a gli accessori più adatti alla situazione.

Poi fondamentale è  l’illuminazione, con flash a luce pilota (almeno 3 unità bowens da 800 watt), poi bank, ombrelli, spot, esposimetri, flash, ventilatori e fondali colorati in cartoncino rigido o stoffa.

La Macchina di ripresa 6×6 (120mm)

La mia preferita è la classica Hasselblad 500 CM con i 3 obiettivi base 50mm/80mm/150mm…per me il massimo della “libidine” fotografica! A titolo esemplificativo, per i pochi che non la conoscessero, riporto il modello in possesso del nostro associato – nonché gestore di questo Blog – Riccardo: Hasselblad 500 CM personalizzata con esposimetro, paraluce in metallo e cinghia in pelle…sempre operativa e pronta a “colpire”:

A titolo di esempio propongo 4 fotografie stampate da me, due in bianco e nero e 2 a colori che ritraggono la modella Natalya. Gli scatti sono stati effettuati con i seguenti obiettivi:

– 80mm f/2.8 (bianco e nero)

– 150mm f/4 (colore)

– 150mm f/4 (bianco e nero)

– 80mm f/2.8 (colore)

Pellicole kodak TMax 100 (b/n) e kodak Portrait (colore negativo)

Banco Ottico 10 x 12

Ad aprile inizieranno le esercitazioni con gli iscritti al seminario professionale teorico – pratico con la macchina  TOYO VIEW munita di obiettivo Schneider Kreuznach Copal 5/6 150. Un’occasione unica e irripetibile per provare l’ebrezza della foto di grande formato!

Per partecipare prenotarsi al 035 248500; successivamente, in sede, verrà compilata apposita modulistica e distribuiti i programmi didattici e dispense agli aderenti. Il numero massimo è di 5 allievi, ovviamente requisito essenziale è di avere una preparazione tecnico- fotografica di base.

Uscite didattiche domenicali – sezione “Professional”

7 e 21 aprile dalle 14

12 e 26 maggio dalle 14

(Si concordera’ il luogo di incontro e in caso di maltempo si rinvia alla domenica successiva)

F.C.B.: “Se fai quello che ti piace, è libertà. Se ti piace quello che fai, è felicità “

Regordàs (Ricordare) – Ritratti dal Liceo Artistico

di © Ivan Mologni

Nel riordinare l’archivio “ritratti”, ho ritrovato i miei primi scatti e le mie prime stampe. Il periodo di frequentazione del Liceo Artistico mi vedeva spesso impegnato a fotografare (ero ancora agli inizi) le compagne di classe, in particolare durante un’uscita didattica in Città Alta.

La macchina fotografica, la prima acquistata nuova dopo tanti sacrifici era (ed è attualmente, gelosamente custodita nel mio personale museo) una Zeiss Ikon Contessa LK, ottica fissa, a telemetro e dotata dell’eccezionale obiettivo Zeiss Tessar 50mm f/2.8. Giudicate voi dai risultati…

Avevo eseguito le stampe con l’ingranditore Durst M 601, sulla tradizionale e gloriosa carta baritata Ilford.

Sempre rovistando in archivio ho ritrovato altri ritratti in bianco e nero che avevano partecipato al concorso fotografico indetto dal quotidiano “Bergamo Oggi”. Le foto sono tratte direttamente dal giornale (con la mia foto vincente del “bimbo Luca”).

Queste ultime foto sono state eseguite con la mia prima reflex, la Zeiss Ikon SL 706, con obiettivi 25mm f/2.8 Distagon, 50mm f/1.4 Ultron e 135mm f/2.8 tessar; ottiche eccezionali che utilizzo anche oggi, sempre con la massima soddisfazione. La pellicola è sempre la Kodak TRI -X Pan, sviluppata in rivelatore Kodak D76, diluizione 1 : 1 a 20 °C.

L’ingranditore è sempre il Durst M 601 con obiettivo Rodagon, oggi sostituito dal Durst M 605 con testa a colori. Entrambi delle pietre miliari della Camera Obscura.

1. La mia ex compagna di classe Silvana, posando con lo sfondo la cancellata del Battistero di Città Alta
2. Emanuela, di spalle, durante una sessione in sala pose
3. Altre due compagne di classe, Elena e Silvana, ritratte in controluce
4. ritratto in sala pose di Emanuela
5. una composizione originale con protagoniste le mie compagne Elena 1, Elena 2 e Rosy: la composizione è “Non vedo, non sento, non parlo”

Se qualcuna delle mie “ex modelle e compagne” si dovesse riconoscere nelle foto, sarò ben lieto di farle omaggio di una copia degli scatti, cogliendo l’occasione per salutarla e rammentando i bei ricordi del liceo!

Foto pubblicate sul giornale “Bergamo Oggi”:

  1. “Luca”
  2. “Attesa”
  3. “Luci e ombre”
  4. “Concerto in piazza”

Si coglie l’occasione per ricordare a tutti gli interessati che il Museo della Fotografia privato è sempre visitabile presso la sede del Fotoclub Bergamo il 1° e 3° sabato del mese, su appuntamento dalle 16 alle 18. In esposizione troverete macchine fotografiche a pellicola dal 1890 al 2022, oltre a:

  • obiettivi;
  • borse fotografiche e treppiedi
  • proiettori DIA
  • Custodie, dagherrotipi
  • Ingranditori
  • vetrine espositive illuminate
  • pellicole in lastra di vetro di vari formati
  • fotografie “carte de visit” e “Gabinet”
  • collezioni viewmaster, binocoli, calendari, libri d’epoca, cannocchiali
  • camera obscura attrezzata ed operativa
  • sala pose allestita

Pellicola: la passione che unisce!

In posa “l’amico legno”

di © Ivan Mologni

Il legno è, per eccellenza, uno dei materiali più utilizzato dall’uomo. Il legno è sempre presente in varie lavorazioni: al naturale, trattato, piallato o segato, sempre prezioso e duttile per qualsiasi impiego di prestigio e di qualità.

Le fotografie che presento riguardano proprio come si presenta un albero appena tagliato e/o segato, cercando di trovare delle forme che mi ispirassero. Ho invitato i miei allievi ed allieve a fare altrettanto, individuando, nelle varie lavorazioni del legno, dei soggetti interessanti da ritrarre. E’ anche un modo di allenare l’occhio ad una composizione fotografica ottimale.

La reflex utilizzata è la Contax 139 con obiettivo 60 mm Macro f/2.8 Carl Zeiss (indispensabile per questo tipo di esposizioni). La pellicola è la Kodak Tmax 100, sviluppata in rivelatore Tmax in diluizione 1 + 4 a 24°C. La stampa è stata ottenuta grazie al fidato ingranditore Durst M 605 su carta Ilford baritata, gradazione 3, superficie lucida.

Foto 1. Il tronco tagliato con principio di spirale
Foto 2. Il tronco scorticato: sembra una cascata!
Foto 3. Particolare dell’intaglio del legno
Foto 4. Il legno lavorato, sagomato ed utilizzato come portoncino di una cascina
Foto 5. Insieme di tronchi appena tagliati: una composizione casuale ma equilibrata
Foto 6. Dettaglio della spaccatura nel taglio
Foto 7. Un’originale “natura morta” creata con il taglio del tronco e della ruggine
Foto 8. Dettaglio delle venature del legno
Foto 9. Dettaglio della spessa corteccia di un tronco al naturale

Per noi ogni fotografia a pellicola è unica!

Fotocamere di Medio Formato (5^ parte)

di © Ivan Mologni

Continuiamo le interpretazioni fotografiche in ritratto nel medio formato (articoli precedenti sul tema: Fotocamere di Medio Formato (1^ parte); Fotocamere di Medio Formato (2^ parte); Fotocamere di Medio Formato (3^ parte); Il Ritratto in sala posa – Hasselblad 500CM (4^ parte)

Con la mia fidata Hasselblad 500 CM ed obiettivo Sonnar 150mm f/4, ho fotografato le tre modelle con pellicola Kodak Portra 160 Iso e sviluppo in C41. I fondali utilizzati sono in carta e stoffa; le luci sono fornite da monotorce flash Bowens da 800 watt, completate da luci “pilota” con ombrelli, bank e spot. La carta fotografica utilizzata è la sempre affidabile Fujifilm Fujicolor Paper Crystal Archive.

L’esposimetro utilizzato per il flash è un Gossen Sixtronet, con lettura su f/8, come diaframma ottimale, e tempo di sincronizzazione a 1/125.

Le riprese, effettuate a mano libera e con messa a fuoco sugli occhi delle tre modelle: Alessandra, Chiara e Marta che hanno posato con grande professionalità e competenza. Trucco e pettinature appropriate per valorizzare al massimo i soggetti. Veramente brave!

Foto 1 – Chiara. Fotografata sulla diagonale della composizione. Il soggetto è illuminato, guardando la foto, a sinistra con bank diffusore; dietro la testa collocato uno spot a parabola in controluce, per illuminare i capelli.

Foto 2 – Marta. Fotografata in ritratto ambientato con luce bank a sinistra, mentre a destra è stato collocato un ombrello in diffusione. Composizione sulla diagonale del quadrato fotografico.

Foto 3 – Alessandra. Fotografata centralmente. Anche in questo caso collocato il bank a sinistra e un ombrello diffusore a destra, con luce dello stesso valore di illuminazione. Dietro la testa uno spot di illuminazione per evidenziare la capigliatura.

N.B.: nei Corsi di Ritratto Professionale da me tenuti, sono previste esercitazioni specifiche anche con reflex di medio formato e/o banco ottico, per ottenere immagini di impatto legate al beauty, glamour e boudoir. Per i programmi dettagliati si rimanda alla lettura del Blog.

F.C.B.: solo la Fotografia Analogica è in grado di esaltare la vera bellezza!

La Contax RTS III e la collezione esclusiva Contax del FCB

di © Ivan Mologni

Desidero informare i signori soci/e, simpatizzanti ed amici/che del FCB di avere finalmente completato, dopo anni di ricerca, ed acquistato l’intera produzione Contax (dell’era moderna) dal 1975 al 1998, grazie all’acquisto, il 29 maggio 2021, dell’Ammiraglia professionale CONTAX RTS III.

Pertanto, con soddisfazione, annuncio che, a partire dal mese di ottobre 2021 (pandemia permettendo…) sarà nuovamente visitabile il mio personale e privato Museo della Fotografia il primo sabato pomeriggio di ogni mese, ovviamente previo appuntamento. Nell’occasione potranno essere visitate e provate, in sessioni di ripresa pratica, le macchine in esposizione: reflex, a telemetro, a soffietto, compatte etc.. Gli scatti potranno essere sviluppati dagli stessi partecipanti, potendo sempre contare sul mio supporto tecnico.

Le Reflex Contax 35mm in esposizione vanno dal 1975 al 1998. I modelli esposti sono in condizioni estetiche e funzionali ottimali. Nello specifico, la collezione comprende l’intera produzione Contax con i seguenti modelli:

  • RTS del 1975
  • 139 del 1979
  • 137 del 1980
  • 137 MA del 1983
  • RTS II del 1982
  • 159 MM del 1984
  • 167 MT del 1987
  • RTS III del 1990
  • S2 del 1992
  • ST del 1992
  • S2B del 1993
  • RX del 1995
  • AX del 1996
  • ARIA del 1998

Ulteriori modelli (dal 1980) e marche in esposizione permanente sono esposti in vetrine, in massima visibilità tridimensionale e con illuminazione appositamente progettata per valorizzare le attrezzature esposte.

20° CLUB CONTAX ZEISS 1982 – 2002 & 70° CONTAX 1932 – 2002

Ricordo a tutti gli interessati che, in seno al FCB, è costituito il gruppo di appartenenza al Contax Club, che riunisce idealmente i possessori di fotocamere Contax regolarmente importate e distribuite dalla FOWA SPA.

Nell’occasione, il 3 ottobre 2002, è stata presentata una targa celebrativa nel nostro 20° (conservata nella targoteca del sodalizio), locandina celebrativa (qui acclusa) e materiale illustrativo sul sistema in oggetto.

Ancora oggi, il 50% dei soci/e continua ad usare queste preziose attrezzature, con immutata fiducia e certezza sull’affidabilità e qualità del sistema.

La macchina fotografica analogica è come un cane fedele: non ti abbandona mai!

Prova su strada reflex: Contax 159 MM/Contax ST/Contax RX

di © Ivan Mologni

Contax 159 MM del 1984

Caratteristica tecnica d’avanguardia per una reflex del 1984 è il suo sistema d’automatismo di esposizione multiplo, anche se la mia preferita continua ad essere la funzione manuale per avere sotto controllo sia i diaframmi che i tempi di scatto. La scelta rimane sempre del fotografo e mai della macchina! La misurazione della luce è media, con prevalenza al centro. Altra caratteristica è il sincro flash ad 1/250.

Per quanto riguarda l’automatismo AE a priorità di diaframmi, è l’unico che uso solo in caso di riprese d’azione, quindi con tempi di reazione molto rapidi. Esiste anche un sistema di esposizione automatica programmata multimode, l’otturatore arriva fino ad una velocità di 1/4000. La copertura del mirino è del 95%, presente anche la funzione di compensazione dell’esposizione. I prossimi miei servizi fotografici, in interni ed esterni, saranno fatti con questa reflex, particolarmente versatile

Contax ST del 1992

Altra reflex di livello superiore è la ST, con otturatore da 1/6000 di secondo e comandi ergonomici predisposti per regolazioni rapide e sicure, illuminabili in situazioni di luce sfavorevole. Sincro flash 1/200, quattro modalità di esposizione (M/AV/TV/P), flash dedicato TTL e sincro, copertura mirino 95%, misurazione della luce spot e media, compensazione dell’esposizione e correzione diottrica incorporata. Il peso è di 800 grammi.

Un apparecchio davvero ben progettato che utilizzerò nei prossimi ritratti in sala pose ed esterni.

Contax RX del 1995

Appena testato in sala posa con la modella Silvia (v. articolo Scatti dal Fronte Mascherina (14^ parte)) . Ha un sistema DFI (Focus indicatore) che visualizza graficamente nel mirino il punto di messa a fuoco e l’estensione della profondità di campo. Ricordo che nel ritratto la messa a fuoco millimetrica dovrebbe essere effettuata negli occhi , salvo diverse esigenze compositive.

La reflex è dotata di funzione custom che permette al fotografo di personalizzare l’apparecchio in base alla proprie esigenze. Sincro X a 1/125, motore incorporato con tempo più rapido pari a 1/6000. Flash dedicato TTL e sincro. Modi di esposizione M/AV/TV/P. Copertura mirino 95%, misurazione luce spot e media, esposizioni multiple. Il dorso è di serie. Il perso è di 850 grammi. E’ un piacere usarla soprattutto per l’ergonomia e la velocità nella fotografia d’azione.

Le illustrazioni e notizie tecniche sono state tratte da pubblicazioni edite dall’importatore FOWA di Torino, fornitore del Fotoclub Bergamo sia di illustrativi che di borse, adesivi e gadget vari.

Ricordo che il Fotoclub Bergamo, dal 1979, è simpatizzante del sistema Contax – Yashica e, al suo interno, è costituita la Sezione gruppo di studio e prova su strada dei sistemi anzi citati.

N.B.: Ogni marchio è di proprietà dei rispettivi produttori.

(notizie tratte da: Contax il Sistema, Contax 159MM, Contax ST, Contax RX)

F.C.B.: Contax, sinonimo di eccellenza!

Ritratto in sala posa con modella (PRE- pandemia)

Modella: Silvia

di © Ivan Mologni

Ho voluto interpretare questo viso interessante con un’attrezzatura particolare: la reflex Contax RX con obiettivo 85mm f/1.2 (il celebrativo del 50° Contax). La nitidezza e la plasticità dei risultati sono tangibili.

Il fondale azzurro e le ondulazioni delle stoffe mosse dal ventilatore, unite al controluce, danno all’insieme un particolare equilibrio , anche coloristico. La pellicola Kodak Portra 160, la luce diffusa e gli effetti spot contribuiscono ad un equilibrio formale.

Indubbiamente la grande professionalità di Silvia, il suo fascino accattivante, hanno contribuito a rendere questi scatti progettualmente e compositivamente molto piacevoli ad un’attenta osservazione.

Dati tecnici: Contax RX con obiettivo Sonnar 85mm f/1.2; pellicola Kodak Portra 160, sviluppata in C 41; carta Crystal Archive Paper Supreme lucida.

F.C.B.: il pregio di essere esigenti!

Da “Fowanotizie” – Anno X, n° 9: Quanto dura una Hasselblad?

di © Ivan Mologni

Nell’archivio fotografico del Foto Club Bergamo sono conservati interessanti articoli su attrezzature, fotografi, soci FCB e tutto ciò che riguarda la Vera Fotografia, quella analogica, tangibile e concreta.

Ho ritrovato, per tutti gli appassionati e visitatori del Blog, i seguenti articoli tratti da “Fowanotizie“, periodico di informazione cine-ottico- fotografico.

Questa interessante documentazione è oggi praticamente introvabile e consultabile (quando sarà possibile!) presso la sede del FCB. Prossimamente, verranno pubblicate dagli associati altre fotografie eseguite con reflex Hasselblad riguardo ai temi del ritratto, dell’architettura, del paesaggio e del reportage. Si invitano i soci ad inviare il materiale per una eventuale selezione.

“F.C.B.: Hasselblad e fotografia analogica… il binomio perfetto!”

Nozze d’Oro Contax

Nella vita, nelle opere è l’ingegno quel che…

di © Ivan Mologni

Dal “Fowanotizie” del 1982 – anno 10° nr. 9 ho tratto alcune immagini del mondo Contax, essendo lo scrivente un collezionista del famoso marchio.

Dal alcune settimane, presso Foto Market di Bergamo, sto presentando tutti i modelli prodotti in mio possesso (con riferimento al periodo dal 1974 al 2002) ai proprietari del negozio, i fratelli Cristiano e Claudio ed ai clienti interessati.

In particolare, ha destato meraviglia e stupore la Contax Oro del 50° (1932 – 1982). Il sottoscritto possiede la E 41, su circa 300 esemplari prodotti.

Foto 1 – lo scrivente, Arch. Ivan Mologni – Presidente del Fotoclub Bergamo BFI;

Foto 2 – Cristiano , titolare del negozio Foto Market;

Foto 3 – Claudio del Foto Market, ammirando la Contax Oro all’interno del cofanetto in pelle e legno pregiati;

Foto 4 – un particolare delle mie vetrine espositive con in primo piano le Contax del 1932 e del 1948; sullo sfondo la Contax celebrativa.

Le fotografie sono state eseguite con Contax Vario Sonnar munita di zoom 28/56mm e con Contax S2A con obiettivo macro 60mm f/2.8 per le foto alle vetrine. Illuminazione con flash schermato. Pellicola: Fujicolor 200 Iso.

“F.C.B.: Ma la storia… non finisce qui!”

Macchine ANALOGICHE prodotte nel 2021? Si!!!

di © Riccardo Scuderi

ILFORD, la nota Casa Produttrice di materiale analogico, rende onore all’originale Sprite 35 degli anni ’60 comunicando che nei primi mesi del 2021 sarà disponibile la sua versione “moderna”, Sprite 35-II una piccola compatta economica a pellicola completamente automatica.

Che negli ultimi anni ci sia stato un forte ritorno all’analogico è innegabile: il fascino della pellicola ha di nuovo, finalmente, contagiato molti fotografi professionisti e non. Anche in Italia, per fortuna, si assiste ad un imponente ritorno alla fotografia tradizionale, soprattutto nelle nuove generazioni, alla evidente ricerca di una fotografia più ricercata, autentica e che trasmetta emozione. Ilford, intercettando questa rinata necessità di scatto, vuole inserirsi nuovamente in una fetta di mercato con quella che sarà la nuova Ilford Sprite 35-II, una versione moderna dell’originale Sprite 35 degli anni ’60.

Sarà disponibile da gennaio 2021 nel mercato statunitense e speriamo presto anche nel nostro. Qualche dato tecnico: velocità dell’otturatore fissa da 1/120s (probabilmente il tempo esatto è 1/125s, ma attendiamo i dati ufficiali al momento della messa in produzione), obiettivo grandangolare fisso da 31 mm f/9 (perfetta per la streetphotography), piccolo flash incorporato, esposizione massima di 15 secondi per riprese notturne e riavvolgimento manuale. La classica punta e scatta…ma non è usa e getta, per cui si potrà caricare con pellicole negative a colori o bianco e nero in formato 135. Pesa solo 122 grammi, con dimensioni di 119 x 67 x 44 mm. Sarà disponibile nelle versioni Black e Black & Silver ad un prezzo, negli Stati Uniti, di soli $ 35.

Di seguito la ILFORD SPRITE 35 degli anni ’60:

. e la nuova versione analogica del 2021:

“F.C.B.: la Fotografia Tradizionale a testimonianza del passato e proiettata verso il futuro!”

MILLEMIGLIA – Mostre Fotografiche Analogiche personali di Ivan Mologni ©

Le Prima “Millemiglia” a cui ho partecipato con i soci F.C.B. è stata ambientata a Mantova nel 1998, nelle adiacenze del Palazzo Ducale.

Il Museo Nazionale della Fotografia CineFoto Club, per l’occasione, aveva promosso il 5° Concorso Nazionale DiapositiveMillemiglia 1994“. Il risultato personale fu di due opere “Premiate” e due ammesse.

Successivamente, il Foto Club Bergamo fotografò ancora le “Millemiglia ’98” e ancora, per quanto mi riguarda, vi fu una segnalazione con la fotografia dal titolo “MM ’98 panning in Rosso”. Di questa fotografia ho promosso una mia personale sulla Millemiglia nel 2016 (v. locandina ) tenutasi dal 14 maggio al 6 giugno.

I partecipanti poi, a Bergamo, in occasione del passaggio della Millemiglia del 2016, apprezzarono la Mostra con lusinghieri giudizi e commenti sul mio personale “reportage”. Per l’occasione presentai diverse immagini con la tecnica del “Panning”, cioè utilizzando tempi lunghi e seguendo con l’obiettivo il soggetto in movimento. Come si evince dalle fotografie riportate di seguito, i risultati accattivanti e diversi dal solito hanno contribuito alle mie affermazioni al Concorso Nazionale (v. comunicati stampa al riguardo).

Questa Mostra è patrocinata anche dalla F.I.A.F. con l’attestato “Manifestazione riconosciuta“.

  • Attrezzatura usata: 2 corpi macchina Contax 167 MT + paraluce appropriati;
  • Obiettivi: 18mm f/2.8 Distagon – 28/85mm f/3.3 zoom Sonnar – 80/200mm f/4 zoom Sonnar – 300mm f/2.8 Tele Sonnar. Tutti marca Carl Zeiss;
  • Pellicole: Diapositive Kodak Ektachrome 100 ISO, sviluppate in E 6;
  • Accessori vari: Filtri UV a protezione lenti – flash TLA 280 Contax – Treppiede Manfrotto Priminor tipo 0.56 – Made in Italy.

Ancora sulle Millemiglia a Bergamo del 2016, ho presentato un’altra personale ospitata presso la filiale INTESA SAN PAOLO nel 2018, dal 5 al 29 maggio.

In questo caso ho voluto documentare al meglio l‘ambientazione delle auto storiche nel nostro contesto cittadino per renderlo veramente riconoscibile a tutti gli appassionati. Come in quasi tutti i reportage importanti e complessi, erano presenti diversi associati F.C.B. con i quali mi sono divertito a fotografare le auto d’epoca con apparecchi fotografici a pellicola: una soddisfazione unica, una vera manna per tutti i presenti!

Anche in questo caso la Mostra era una “Manifestazione riconosciuta F.I.A.F.”

In quest’occasione ho voluto caricare le mie Reflex con pellicola negativa sia in bianco e nero che a colori.

Per “storicizzare” la Manifestazione, ho voluto presentare alcune immagini “virate in seppia“, con risultati molto apprezzabili. Anche in questo caso, ho utilizzato la tecnica del “Panning”.

Il ritratto di alcuni storici personaggi sportivi hanno contribuito a completare al meglio il servizio fotografico. Per l’occasione, l’impegno fisico è stato importante, con oltre quattro ore di riprese, respirando in continuazione ossido di piombo… tanto da avere, per diversi giorni, la gola dolente e con raucedine!

  • Attrezzatura usata (corpi macchina + obiettivi): la stessa descritta in precedenza;
  • Pellicole: per il bianco e nero, Kodak TMAX 400, sviluppata nel proprio chimico rivelatore TMAX, con diluizione 1 + 4 a 24 °C; per il colore, Kodak Gold 200, sviluppata in C 41.
  • Stampa: Ingranditore DURST 605 Color, con lampada alogena da 100 W. Carta ILFORD lucida.
  • Viraggio con intonazione “seppia“: utilizzato il chimico Ornano – Soluzione “A”: sbianca la foto in bianco e nero – Soluzione “B” intonazione seppia – infine lavaggio finale.

Si riportano i precedenti articoli sulle Millemiglia: Mille Miglia in una sede particolare; L’intensa attività del Circolo; Assemblea annuale dei Soci

MILLEMIGLIA A BERGAMO E TREVIGLIO – DOMENICA 25 OTTOBRE 2020

Come già comunicato in precedenza (v. art. COMUNICAZIONE IMPORTANTE DEL DIRETTIVO F.C.B.) le attività fotografiche del Foto Club Bergamo avranno luogo solo ed esclusivamente in esterni.

Un’occasione può essere rappresentata dalle Millemiglia 2020 che si svolgeranno a Treviglio (BG) dalle ore 11 alle ore 13, con esposizione delle Auto d’Epoca partecipanti, pausa pranzo con successivo trasferimento a Bergamo, con un passaggio nel centro città (il programma dettagliato sarà fornito da questo Blog in un articolo successivo)

I SOCI INTERESSATI A PARTECIPARE A TREVIGLIO E/O A BERGAMO, SI ORGANIZZERANNO IN PROPRIO, RICORDANDOSI DI ESPORRE ADEGUATAMENTE IL “PASS F.C.B.”, COME DA REGOLAMENTO, IN QUANTO AUTORIZZATI AD ACCEDERE ALL’EVENTO.

Dato pertanto che le attività ludiche e culturali presso la sede del Foto Club Bergamo rimangono sospese, come da normativa anti- Covid, ogni partecipante selezionerà personalmente le foto relative all’evento. Le opere potranno essere proposte all’attenzione del Direttore del Blog F.C.B. Arch. Ivan Mologni e, dopo essere state valutate dalla Commissione F.C.B., saranno pubblicate. Si raccomanda di citare sempre il nome dell’Autore, con acclusi brevi cenni didascalici (dati sull’esecuzione fotografica e dati tecnici di ripresa).

Per ulteriori informazioni in merito, contattare il nr. 035/248500

Per il Consiglio Direttivo F.C.B., il Presidente Arch. Ivan Mologni

“F.C.B.: fieri di raccontare la Storia!”

Onore e Rispetto a tutti gli Alpini

Bèrghem de Sass

di © Ivan Mologni

Voglio rendere onore al valoroso Corpo degli Alpini che, in occasione del Covid 19, si è prodigato in importanti azioni di volontariato verso la popolazione civile, tra cui l’allestimento del presidio ospedaliero, effettuato in tempi brevissimi, presso la struttura Fiera di Bergamo, per meglio assistere i colpiti dal virus.

A tal proposito desidero ricordare il sacrificio di ben 350 Alpini periti a seguito del contagio.

Propongo di seguito il reportage parziale, in bianco & nero e colore, dell’ “83^ Adunata Nazionale degli Alpini a Bergamo“, tenutasi l’8 e il 9 maggio del 2010. Per rendere visibile al meglio tale evento, il Foto Club Bergamo aveva organizzato una mostra fotografica presso la Sala Simoncini in Palazzo Frizzoni (sede del Comune di Bergamo), dal 2 al 12 settembre 2011.

Assieme allo scrivente avevano esposto anche i soci: Silvio Cucchi, Michele Giolito, Riccardo Mottola ed Antonio Pecis (vedi locandina sotto). La mostra è stata patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Bergamo ed è riconosciuta F.I.A.F..

Le fotografie di seguito esposte sono dello scrivente e rappresentano un quinto su un totale di 60 scatti.

Per quanto riguarda l’attrezzatura, mi sono così organizzato:

  • 2 reflex Contax 167 MT
  • obiettivi: 18mm f/2.8 – 28/85mm f/3.3. – 80/200mm f/4.
  • pellicola in bianco e nero: Kodak Tmax 400 iso Professional
  • pellicola a colori: kodak Gold 200 iso
  • accessori: flash Contax TLA 280 + filtri UV protettivi + diversi paraluce.

Durante lo svolgimento delle sfilate e comunque all’interno dei cortei, noi del F.C.B. eravamo muniti di “Pass Ufficiale” con registrazione nominale, rilasciato dagli organizzatori. In questo modo il nostro movimento era consentito. Infatti, da tutte le foto eseguite, si evince di essere all’interno e nel pieno della scena in diretta, facilitandoci così le riprese. Per quanto mi riguarda, ho eseguito diversi ritratti agli Alpini in momenti significativi, con grandangoli, fotografando anche i primi piani caratteristici e particolari. Da questo punto di vista ritengo il bianco e nero più intrigante.

Comunque soddisfatto per il mio impegno in campo, oltre all’ausilio degli altri associati.

Il collettivo dell’F.C.B. è riuscito a coprire al meglio gli eventi e gli accadimenti che man mano si presentavano a favore dei nostri obiettivi.

La famiglia Mologni: Alpino Caporal Maggiore Camillo

  • foto in alto a sx: mio nonno Camillo Mologni a 25 anni (foto in esterni del 1910) di professione commerciante con attività in Dalmine
  • foto al centro: mia nonna Rita Cassinelli a 20 anni (in interni del 1910 – Foto Sacchi – Bergamo) – casalinga
  • foto a dx: Camillo Mologni a 20 anni nel 1906
  • foto in basso a sx: mio padre Renato Mologni a 9 anni nel 1930 e mia zia Vittoria Mologni a 15 anni
  • foto in basso al centro: mio padre Renato Mologni a 15 anni nel 1936
  • foto in basso a dx: foto tessera di Zia Vittoria a 26 anni nel 1940.

Seguono le onoreficenze militari di Mologni Camillo:

Alpini a Bèrghem – 83° Adunata Nazionale

  1. da sx: Il Presidente degli Alpini, Dott. Leonardo Caprioli (n. 24.11.1920 a Bergamo – m. 02.07.2013 a Bergamo) in posa con il Presidente FCB – Arch. Ivan Mologni;
  2. Gli Alpini in sfilata: onore alle Bandiere;
  3. Alpini motociclisti;
  4. Il Consiglio Comunale di Bergamo schierato con il Sindaco Tentorio, il Vice Sindaco Ceci e il Presidente del Consiglio Comunale Redondi;
  5. Saluto Autorità alla grande Bandiera Italiana;
  6. Presenti sempre: il Corpo Alpini!;
  7. Momento di pausa dei nostri soci, durante l’impegno fotografico sugli Alpini;
  8. Alpini sciatori.

Istantanee alla Mostra Fotografica dell’ 83° Adunata

  1. Caratteristico ritratto di orgoglioso Alpino;
  2. Marika, la “Miss Alpina”;
  3. Alice, la nostra Miss FCB Alpina;
  4. Alpino con clarinetto;
  5. Alpino con trombone;
  6. Altro Barba… molto fotogenico!

Mostra FCB Alpini a Palazzo del Comune

  1. Da Sx: visita del Sindaco di Bergamo, Dott. Franco Tentorio, del Presidente del Consiglio Comunale, Dott. Guglielmo Redondi e altri;
  2. Palazzo Comunale, dove era ospitata la Mostra FCB degli Alpini;
  3. Una parte della Mostra;
  4. Un momento della inaugurazione: Mologni, Natalya – la Miss FCB -, Redondi, Tentorio e Cucchi, socio FCB;
  5. Sul registro dei visitatori appone la propria firma il Sindaco di Bergamo Tentorio;
  6. Miss FCB – Alice che si alternava all’altra Miss, Natalya;
  7. Miss FCB – Natalya;
  8. Un primo piano di Natalya.

Declinazione al femminile: le “Regine” in visita alla Mostra Fotografica!

Il Gruppo fotografi FCB in attesa di eseguire altre fotografie – Anche con il Bianco e Nero sempre ben gradito da tutti noi “Analogici”!

A ricordo dell’Architetto Carlo Dezza – simpatizzante del F.C.B.

“Un caro ricordo del mio insegnante di Architettura al Liceo Artistico Manzù di Bergamo. Come allievo voleva che lo chiamassi Carlo e subito è stata simpatia e stima. Un insegnate capace e preparato dove io potevo apprendere al meglio i “segreti” dell’architettura, con tavole tecniche, esercizi di progettazioni e soluzioni con prospettive strumentali e sullo stato di fatto. Un bel ricordo in visita alla mostra sugli alpini. Egli elargiva complimenti per la nostra grande esposizione collettiva. Era un grande appassionato di fotografia e partecipava con volontà ai nostri “diaporami” ad invito. Attento anche alla Camera Obscura dove sempre ci incoraggiava a sperimentare e provare antiche e nuove tecniche. Purtroppo, alcuni anni fa, è venuto a mancare e, ancora oggi, è ricordato con stima dagli iscritti e soci del F.C.B. con immutato affetto e grande stima nella sua professione di architetto, oltre che di vero appassionato di fotografia a pellicola.”

“Ama la gente e faglielo capire”

(Cit. Robert Capa)

Scatti di fine estate (1^ parte)

di © Riccardo Scuderi

Con l’ “Estate- Covid” ormai alle spalle, propongo una serie di scatti fatti ad inizio settembre a Marina di Noto, in provincia di Siracusa.

Per l’occasione ho utilizzato, per la prima volta, la gloriosa pellicola FERRANIA P30, prodotto interamente made in italy in edizione limitata:

La Ferrania P30 riproduce con tecniche moderne la pellicola che, oltre 50 anni fa, rese Ferrania famosa in tutto il mondo. Trattasi di una pellicola pancromatica 80 ISO, cinematografica in bianco e nero, a grana ultrafine e ad elevatissimo contenuto di argento (pari a 5 grammi per metro quadro).

Essendo una pellicola “look anni 50”, mi è sembrata particolarmente adatta per rappresentare l’atmosfera malinconica che caratterizza le spiagge di fine estate.

La macchina utilizzata è la Rollei 35 S, mentre per lo sviluppo mi sono affidato ai chimici ILFORD (Ilfosol 3) , in diluizione 1 + 9, con agitazione di 10” ogni minuto, per un tempo complessivo di 6′ 10”. Complessivamente il risultato ottenuto corrisponde a ciò che desideravo trasmettere al momento dello scatto.

Di seguito alcuni articoli del Blog riguardanti la pellicola in questione: La Ferrania ha ricominciato a produrre pellicole; Aiuta FILM Ferrania a costruire la fabbrica del futuro; Collezionismo : Ferrania; Le pagine del “Collezionista” e “Fotocamere e …”;

“F.C.B.: l’atmosfera unica della fotografia a pellicola!”

Photographic Immagination

di © Ivan Mologni

Presento queste mie immagini eseguite con una gloriosa “Reflex”, la mia prima acquistata a Bergamo presso l’Ottica Gentili, in via Torquato Tasso, Bergamo che era il distributore del marchio Zeiss. L’apparecchio si chiama Zeiss Ikon SL 706 del 1972 e apparteneva alla stessa famiglia delle Icarex: stesso otturatore, stessa cassa e stessi comandi, ma differisce per la sagoma del cappuccio del pentaprisma e per la staffa del flash con contatto diretto. l’innesto degli obiettivi è del tipo tradizionale universale a vite 42×1, ma con simulatore di diaframma automatico.

La Zeiss Ikon SL 706, appena immessa sul mercato, uscì di produzione a causa della chiusura del reparto fotocamere della Zeiss Ikon. Il progetto della SL 706 viene invece ripreso dalla società Voigtlaender e presentata alla Photokina del 1974 con la sigla VSL 1. Poi, nel 1976, seguono i modelli VSL 2 e VSL 3 con innesto a baionetta.

Per motivi di affezione e avendo in collezione queste reflex, appunto la SL 706 e la VSL 1, ho voluto realizzare le foto che presento in questo articolo.

Gli obiettivi che ho usato sono:

  • Ultron 50 mm f/1.8 a vite per TM 7 lenti;
  • Skoparex 35mm f/3.4 a vite per TM 6 lenti;
  • Color Skoparex 25mm f/2.8 a vite per TM ignoto;
  • Super Dynarex 135mm f/4 a vite per TM 4 lenti;

Per informazione, ho usato sempre il 50mm f/1.8 con (in alcuni casi) i tubi di prolunga Zeiss di 13 mm, 20mm e 27mm.

Ma veniamo alle foto:

Fig. 1 – Uovo con morsetto (50mm + t.p. 13mm)
Fig. 2 – Chiave con uovo (50mm + t.p. 13mm)
Fig. 3 – Fili di saggina (50mm + t.p. 20mm)
Fig. 4 – Omaggio alla Lira (50mm + t.p. 13mm)
Fig. 5 – Guanto (50mm + t.p. 20mm)
Fig. 6 – Minuteria (50mm + t.p. 20mm)
Fig. 7 – Presa + spina (50mm + t.p. 20mm)
Fig. 8 – Collegamento elettrico (50mm + t.p. 20mm)
Fig. 9 – Noci su fondo bianco (50mm + t.p. 20mm)
Fig. 10 – Noci su fondo scuro (50mm + t.p. 20mm)
Fig. 11 – Composizione geometrica (50mm)
Fig. 12 – Ripostiglio artistico (50mm)

Illuminazione (in interni) dell’oggettistica considerata:

l’illuminazione è data da flash elettronici con lampada pilota della Bowens Monolith 800 E con accessari quali: ombrelli diffusori, bank, spot per effetti, vari pannelli riflettenti Lastolit.

Le riprese sono state eseguite in sincro-flash e il diaframma è stato determinato dall’esposimetro per flash Sixtronet della Gossen. Il diaframma scelto è f/11 per una qualità ottimale dell’ottica impiegata. La luce poi regolata con effetti particolari per evitare riflessioni parassite sui soggetti traslucidi e in alcuni casi riflettenti

Dati tecnici di ripresa:

Pellicola Kodak TMAX 100 ISO Prof, sviluppata in rivelatore TMAX 1 + 4 a 24 gradi per un tempo di 6′ e 15” (secondo tabella Kodak)

Stampa con DURST 605 Color – illuminazione alogena

Carta Ilford Multigrade lucida con chimici Ilford.

F.C.B.: Il tempo passa, i valori fotografici restano

Kodak TMAX 3200 & Auto d’epoca: un matrimonio perfetto! (2^ parte)

di © Riccardo Scuderi

Facendo seguito alle considerazioni sulla Kodak TMAX 3200 Iso già espresse qualche settimana fa (vgs. Kodak TMAX 3200: la bellezza della grana su pellicola (1^ parte)) riporto con piacere e soddisfazione una serie di scatti effettuati con la Leicaflex SL2 munita di obiettivi Summicron R 50mm ed Elmarit R 135mm. Sviluppo effettuato con rivelatore Ilfosol3 in diluizione 1 + 9.

L’evento immortalato è il Bergamo Historic Grand Prix del 2019, gloriosa manifestazione in memoria del leggendario Tazio Nuvolari sul Circuito delle Mura di Città Alta, dove il mitico Mantovano Volante, a bordo della sua Alfa Romeo P3 nel 1935 vinse la Prima Coppa Città di Bergamo, con una velocità media di 85 km/h!

Immagino che l’argomento faccia particolarmente piacere al nostro presidente Ivan Mologni che, assieme alla fotografia, condivide la passione per le auto storiche ed è stato svariate volte protagonista dell’evento in questione. E’ infatti possibile approfondire l’evento consultando i seguenti articoli pubblicati nel Foto Club Bergamo:

Bergamo Historic Gran Prix: un grande appuntamento; Historic Gran Prix; Historic Gran Prix – Circuito delle Mura; Fotografi Ufficiali : Bergamo Historic Gran Prix historic gp

“Pellicola & Auto Storiche: bellezze senza tempo!”

Concerto Rock del complesso “Bepi & The Prismas”

di © Ivan Mologni

Tra i miei temi preferiti ci sono i concerti musicali, tenuti da vari interpreti. Il mio genere prediletto è la musica Rock, declinata da vari autori sia italiani che stranieri, ma sopratutto bergamaschi.

Non lo nascondo, è un tema difficile da interpretare per vari motivi. Il primo è quello di essere autorizzati a fotografare gli artisti. E’ meglio contattare molto prima gli organizzatori per potersi muovere senza problemi. L’ideale sarebbe stare sul palco, il più discretamente possibile per non disturbare l’evento ed eventuali riprese televisive, oltre che il pubblico presente.

Appena possibile cerco di conoscere anche il/i cantante/i per illustrare al meglio quello che intendo fare e il perchè delle fotografie.

La mia fortuna è stata conoscere di persona, alcune ore prima del concerto, l’interprete principale, da lì è nata subito stima ed empatia reciproca! Il complesso si chiama “Bepi & The Prismas”, al secolo Tiziano Incani E’ della Val Seriana (Rovetta – BG) ed è un cantautore in lingua bergamasca. Avendolo seguito in alcuni concerti (da tutto esaurito), è sempre con al seguito una folta schiera del suo Fan Club (vgs. “Il Bepi & The Prismas e il “Vava ’77” insieme in Piazza Pontida a Bergamo il 23 dicembre 2016 In Piazza Pontida, un’occasione unica e “Bepi con Van De Sfross insieme per l’Expo 2015Van De Sfross e Bepi insieme per l’Expo 2015)

Ma veniamo all’attrezzatura utilizzata abitualmente ai concerti durante le riprese dinamiche in scena o in palcoscenico: devono essere delle Reflex affidabili, ergonomicamente ben conosciute per poter essere molto veloce nell’esecuzione fotografica. La scelta in questo caso è caduta su due corpi Contax 167 MT a motore, con due obiettivi zoom, il 28/85mm e l’ 80/200 mm, unitamente al 18mm, tutti della Carl Zeiss.

Per scelta e per rispetto delle luci del palco, studiate “ad hoc” per ottenere risultati spettacolari, non uso mai il flash, ma mi servo di pellicole ad alta sensibilità di almeno 3200 ISO e, in questo caso, della Kodak TMax 3200 in bianco e nero, in automatismo a priorità di diaframmi. Per essere più reattivo possibile, mi muovevo a destra e sinistra del palco, avendo l’accortezza di girare dietro il palcoscenico per non “impallare” gli artisti in esibizione, cercando sempre la massima discrezione.

In alcuni scatti sono stato favorito in quanto l’artista, sapendo dove mi trovavo, a volte si girava a “favore di camera”.

In queste occasioni, sul palco si sta delle ore. Normalmente, per documentare un concerto, faccio all’incirca 120 scatti (!) Bisogna considerare anche la fatica di sostenere le attrezzature e vi assicuro che sotto i riflettori fa veramente un caldo torrido! Ma la Passione fa dimenticare le fatiche perchè quando poi si sviluppa e si stampa è sempre il “massimo della goduria”.

I contatti con l’artista proseguiranno, su appuntamento, per mostrare tutti gli scatti eseguiti e gli ingrandimenti selezionati. E’ sempre buona norma regalare alcune delle stampe preferite all’interprete musicale. Nel mio caso sono stato contraccambiato dal “Bepi” con alcuni suoi CD, con tanto di dedica su ognuno di essi. Lo stesso Bepi mi definisce simpaticamente “L’Ivan il Pellicoloso” per via delle mie “imprese” eseguite sempre in analogico! Anche nella foto ricordo che allego con il Bepi, con la grafica in uso ai concerti e la dedica su menzionata. A voi gli scatti:


Fotografare a teatro

di © Ivan Mologni

Di seguito presento anche alcune foto fatte in teatro, sempre in bianco e nero. In questo caso è ancora più difficile operare e fotografare per evidenti motivi: bisogna evitare scatti rumorosi, evitare i più possibile di muoversi davanti al pubblico e assicurarsi di essere il più discreti possibile.

In questo caso ho usato come attrezzatura di ripresa due corpi Contax G2 a telemetro, poichè lo scatto che producono è più “ovattato” (l’otturatore è centrale, senza lo specchio che “sbatte” come nelle Reflex). Gli obiettivi sono tutti Carl Zeiss: 21mm, 35/70mm e 90 mm. Le macchine erano “cuffiate” cioè in custodia per attenuare qualsiasi rumore. La pellicola è una kodak TMax 3200 Iso. Sviluppo e stampa effettuati dal sottoscritto.

I risultati sono quelli che ho selezionato e pubblicati di seguito. Come si nota la luce è tipicamente teatrale, morbida. La grana è molto contenuta e non disturba assolutamente la composizione… provare per credere!

Dati tecnici:

Concerto Rock

  • 2 corpi Contax 167 MT
  • obiettivi Carl Zeiss 18mm f/2.8 – 28/85mm f/3.3 – 80/200mm f/4
  • pellicola Kodak TMax 3200 Iso
  • Sviluppo in chimico TMax a 24° per 9 minuti e mezzo in diluizione 1 + 4 e agitazione 5” ogni 30”
  • stampa con ingranditore DURST 605, testa a colori su carta ILFORD semilucida con chimici ILFORD

Esibizione Teatro:

  • 2 corpi Contax G2 a telemetro
  • obiettivi Carl Zeiss 21mm f/2.8 – 35/70mm f/2.8 – 90mm f/2.8
  • pellicola Kodak TMax 3200 Iso
  • Sviluppo in chimico TMax a 24° per 9 minuti e mezzo in diluizione 1 + 4 e agitazione 5” ogni 30”
  • stampa con ingranditore DURST 605, testa a colori su carta ILFORD semilucida con chimici ILFORD – utilizzo tecnica di ” intonazione al the’ “

F.C.B.: Il Forum della qualità fotografica a pellicola!

Kodak TMAX 3200: la bellezza della grana su pellicola (1^ parte)

di © Riccardo Scuderi

Ieri sera ritrovo nei miei archivi un rullino Kodak TMAX 3200 Iso: non ricordavo minimamente quando e dove lo avevo utilizzato e decisi di svilupparlo. Altro problema: avevo a disposizione una diluizione “1+9” utilizzata qualche giorno prima di ILFOSOL 3, non esattamente il chimico più indicato per lo sviluppo di un rullino Kodak. Do un’occhiata al “bugiardino” della ILFORD: 10 minuti il tempo di sviluppo a 20° (al posto dei canonici 4 min e 30 secondi)… i dubbi aumentano, ma al tempo stesso aumenta anche la voglia di “rischiare” e cimentarsi in una nuova esperienza fotografica!

Dopo il consueto “Training Autogeno” (vedi La mia prima volta… in Camera Obscura!) procedo, facendo attenzione ai tempi per me inconsueti.

Devo dire che alla fine ne è valsa la pena! La grana della Kodak TMAX 3200 mi piace tantissimo, dona ai paesaggi un’atmosfera d’altri tempi ed è particolarmente adatta alla street photography, grazie alla velocità di azione assicurata dall’alta sensibilità. Le moderne case produttrici di macchine fotografiche digitali, con filtri “posticci”, continuano a cercare di riprodurre questo tipo di grana, ma non sono arrivati – e mai si avvicineranno – alla magia che evoca la Kodak TMAX 3200!

Ecco a voi qualche scatto di città alta, effettuato con la Leicaflex SL2 munita di obiettivo Summicron R 50mm f/2:

“L’ineguagliabile emozione della Fotografia Analogica!”

Il restauro dei Velivoli Storici

di © Ivan Mologni

Per celebrare il prestigioso traguardo delle 50.000 visualizzazioni La voce del Presidente F.C.B.: Blog oltre 50.000 visualizzazioni (anzi 51.000…) ormai giunte, al momento della pubblicazione di questo articolo, a 54.365, desidero presentare una prestigiosa Mostra Fotografica sui “Velivoli Storici” composta da ben 50 opere nel formato 30X40, tenutasi presso la Biblioteca Rionale di Città Alta – Bergamo.

Tale lavoro rappresenta il restauro di “velivoli” da parte del G.A.V.S. – Gruppo Amici Velivoli Storici –  documentato da noi del Foto Club Bergamo. Il collettivo F.C.B., composto da circa 10 associati, ha presentato pubblicamente i cimeli, gli aerei che poi hanno volato presso l’Idroscalo di Milano. Tra tutti spicca il “Caproncino” degli anni ’30 (pezzo da collezione) in servizio come idrovolante: ha volato alla perfezione, come da noi di seguito documentato. Il Velivolo è stato prodotto dalla Caproni Aeronautica Bergamasca,  azienda aeronautica italiana, attiva tra il 1920 e i primi anni del Secondo Dopoguerra.

A questa storica società sono particolarmente legato: mio nonno Mandelli Camillo ha lavorato alla Caproni Aeronautica Bergamasca in qualità di Capo Reparto e disegnatore meccanico degli aerei, mentre la moglie – quindi mia nonna – Donati Elisa, sempre alla Caproni, si occupava della colorazione e mimetizzazione degli aerei impiegati durante il conflitto mondiale. Grazie alla fotografia analogica che mi ha permesso di ricordare due familiari a cui sono molto legato! Di seguito una foto storica della mia famiglia:

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foto grande: i nonni materni Elisa Donati e Claudio Mandelli
foto a sx: mia nonna – Elisa Donati – a 20 anni. Fotografia eseguita in studio da “Fotografia Moderna” – via XX settambre 47 nel 1917 a Bergamo
Foto a dx: famiglia Mandelli. da sx: Camillo Mandelli (N. 1894 – M. 1958), Elisa Donati (N. 1897 – M. 1988), mio zio Umberto, mia madre Dina e mia zia Renata. Foto “Arrigoni” – già “Taramelli” nel 1938 – via T.Tasso 22, Bergamo

Ritornando a noi, gli appassionati di volo, con successi e riconoscimenti, hanno voluto renderci partecipi attivi. La mostra ha riscontrato un notevole successo di visitatori, rendendoci orgogliosi per quanto documentato fotograficamente e stampato in Camera Obscura, anche con viraggi parziali sul fotogramma. La mostra è disponibile per essere, ancora oggi, ripetuta; siamo sicuri che gli appassionati di allora e di oggi non mancheranno all’esposizione: la bellezza e la sorpresa contribuiranno ad attirare sempre più appassionati, sia nella fotografia che verso gli aerei storici che, ancora oggi, si esibiscono nei raduni.

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Il G.A.V.S. – Gruppo Amici Velivoli Storici:

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Dati tecnici:

  • macchine fotografiche analogiche meccaniche marche CANON, CONTAX, NIKON, OLYMPUS, PENTAX;
  • tutte le stampe sono state eseguite dagli autori in Camera Obscura, con sviluppo del negativo e stampe opache baritate, con interventi parziali di viraggio in seppia su particolari del restauro degli aerei.

 

“F.C.B.: La passione …. si vede!”

L’ESTATE PRE – COVID (2^ parte)

di © Riccardo Scuderi

Una tappa intermedia dell’estate 2019 narrata nell’articolo L’ESTATE PRE – COVID… è stata nella città di Trieste. A dir la verità la giornata era tutt’altro che estiva, anzi fredda e uggiosa, pertanto adatta ad una ripresa in bianco e nero in modo da riprodurre l’insolita atmosfera quasi autunnale.

Per gli scatti che di seguito vi propongo, ho utilizzato una maneggevole Pentax MX corredata dal 28mm f/2.8 e da un pratico esposimetro esterno (rigorosamente analogico!) modello Sekonic Twinmate SE L208. La pellicola utilizzata è una Fujifilm Acros 100 ISO, che ben si adatta allo sviluppo in Camera Obscura con chimici Ilford in diluizione 1+9.

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“Fare dodici buone fotografie in un anno è un ottimo raccolto.” (Ansel Adams)

Compleanno del Bassotto Kiko Pota: 4 agosto 2020

di © Ivan Mologni

Voglio celebrare in ritratti vari fotografici il mio soggetto preferito: il mio bassotto!
Essendo sempre con me in ogni circostanza, lo stesso è anche ben disposto a “posare” con il “papà adottivo”. In queste sequenze, il bassotto si cimenta in varie attività. Insomma, quando è libero “scatena l’inferno”!

Altre foto e ritratti in pittura li possiamo ammirare in una mia vetrina a muro, nel passaggio di via XX Settembre nr. 70 a Bergamo. Lì lo troviamo in varie altre interpretazioni ed è sempre molto fotogenico. Credetemi!

Consigli tecnici per fotografare in genere gli animali:

  • fotografare sempre all’altezza dell’animale in questione;
  • usare pellicola di media sensibilità;
  • utilizzare Reflex con priorità di diaframma e tempi rapidi;
  • avere tanta e tanta pazienza: gli animali non si mettono in posa! Bisogna seguirli e aspettarli nelle loro migliori “performance“.

La reflex che generalmente uso è una Contax 167 MT, poiché compatta e leggera, con uno zoom 28/85mm f/3.3 Carl Zeiss. La pellicola utilizzata negli scatti è una Kodak Gold 200 sviluppata con trattamento C-41 Attenzione: esiste anche uno “sviluppo Pota” vgs. articolo Pota!

Possiamo ammirare il Bassotto Kiko Pota anche nel seguente articolo, coccolato da spledide modelle: …quando un bassotto si intrufola tra le modelle…

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” F.C.B.: Libera il tuo lato fotogenico!”

Aosta… la Roma delle Alpi: il Teatro Romano

di © Riccardo Scuderi

Ho già avuto modo di parlare di Aosta nel precedente articolo Valle d’Aosta… terra di Castelli, ma in questo articolo intendo soffermarmi su uno dei monumenti più significativi di questo piccolo Capoluogo di Regione, uno dei simboli più importanti della “Roma delle Alpi”: i resti del Teatro Romano.

La sola facciata attualmente visibile è quella meridionale, alta ben 22 metri, caratterizzata da una serie di contrafforti e di arcate ed alleggerita da tre ordini sovrapposti di finestre di varia forma e dimensione.
Ben individuabili sono pure le gradinate ad emiciclo che ospitavano gli spettatori (cavea), l’orchestra (il cui raggio è di 10 metri), ed il muro di scena (ora ridotto alle sole fondamenta) che un tempo si innalzava col suo ricco prospetto ornato di colonne, di marmi e di statue.
Si è calcolato che il Teatro potesse contenere tre o quattromila spettatori. Addirittura alcuni studiosi ritengono che un tempo fosse dotato di copertura fissa.

Le foto che ho il piacere di condividere sono state scattate con la fedele Leicaflex SL2 munita di un obiettivo grandangolare 24mm, indispensabile per evidenziare l’imponenza dell’intera struttura. Inoltre la giornata particolarmente soleggiata ed il sole ad “ore 12”, quindi con ombre particolarmente “dure”, hanno esaltato la texture della struttura

La pellicola usata è una Fujifilm Acros 100 Iso, sviluppata con chimici IlFord.

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“Fare una fotografia vuol dire allineare la testa, l’occhio e il cuore. È un modo di vivere.”
(Henri Cartier-Bresson)

Prove di Still Life…

di © Riccardo Scuderi

Già il nostro Presidente Ivan Mologni ha avuto modo di approfondire l’argomento (vedi articolo: Una tipologia particolare di fotografia: lo STILL-LIFE), spronando i soci del Club a cimentarsi in questa stimolante tipologia di ripresa.

Spulciando tra alcune riviste degli anni ’80, mi sono imbattuto nelle opere del grande fotografo ungherese André Kertész, definito da Henri Cartier Bresson, come il padre della fotografia moderna e come una delle sue più grandi fonti di ispirazione. In particolare mi attirò una sua foto, splendida e dirompente nella sua semplicità:

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Allora la settimana scorsa, in cucina, con la luce radente che filtrava dalle tende della finestra ed utilizzando la luce di una lampada da comodino per cercare di delineare il più possibile le ombre, mi sono cimentato in alcuni scatti che vi propongo con piacere (cortesemente, siate clementi con i giudizi…):

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Dati tecnici:

  • Fotocamera: Leicaflex SL2 rigorosamente montata su treppiede Manfrotto
  • Obiettivo: Leitz Wetzlar Summicron 50mm f/2
  • pellicola: ILFORD FP4 – 125 ISO

Per lo sviluppo ho utilizzato i chimici della ILFORD

“Fotografia analogica: Sperimentare, Creare e …Godere!”

La Voce del Presidente: Il “primo” sviluppo non si scorda mai!

di © Ivan Mologni

Egr. Socie/ii parliamo di sviluppi negativi in bianco e nero e allestimento di una postazione, per poi arrivare alla fase di stampa.

Nei corsi A, B, C che promuovo in primavera ed autunno, siamo allo stato attuale fermi al periodo pre-covid 19. Speriamo nell’ottobre 2020…

Desidero presentare in questo caso un’interessante uscita didattica con allieve/i con il nostro fidato rullino 135/36 B/N con Reflex al collo. Il tema scelto di comune accordo è stato sul pittoresco e ridente paese chiamato Clanezzo (BG).

Qui sorge un castello che fu dei Dalmasari, Signori di Brembilla (BG). Insiste poi più sotto un’amena passerella che attraversa il fiume Brembo e il ponte con un bell’arco, sovrastante il torrente Imagna, confluente nel Brembo. Qui sotto, a sghimbescio rispetto al superiore, vi è un antichissimo ponticello che si vuole attribuire a epoca romana. I resti di un torrione, d’epoca più recente, stanno a dimostrare una buona posizione strategica: qui, infatti, doveva essere un tempo la biforcazione  per la valle Imagna e la valle Brembana, lungo la mulattiera che corre sulla destra del Brembo, alle falde del monte Ubione, ove rimangono i resti di un Forte della Repubblica Veneta (fonti bibiografiche  tratte dal volume “Conosci Bergamo” di Luciano della Mea).

Dicevo delle uscite di insegnamento per allenarsi con la reflex e cimentarsi artisticamente nelle riprese fotografiche che più ci affascinano.

Tecnicamente, insegno alle allieve/i  le tre regole che ritengo “fondamentali” nella fotografia: ESPOSIZIONE – MESSA A FUOCO – SVILUPPO DEL NEGATIVO.

Un buon fotografo deve fare sempre questo. Io ritengo che una fotografia deve appartenervi totalmente, mentre si fanno riprese. La Camera Obscura è nei fondamentali per avere un’immagine come noi vogliamo che sia. Lo scorso anno, nella sessione estiva, un’altra positiva esperienza di insegnamento con gli appassionati, è stata la Fotografia Alpina e/o Naturalistica. Fotografie entusiasmanti, in Dia Color , per proiezioni spettacolari anche in esterni. Da me coniate col nome “Dia sotto le stelle…”. Si era nell’alta Valsassina (Lecco): Alpe Giumello, Alpe Paglio, Pian dei Resinelli, Pian delle Betulle etc.. Migliaia di scatti con escursioni e ausilio di guide alpine lecchesi.

Comunque desidero spronare i socie/i e allieve/i di promuovere nel nostro Blog un’iniziativa: presentare il primo sviluppo eseguito nei corsi di Camera Obscura!

Presenterò anch’io il primo sviluppo Bianco e Nero eseguito nell’Istituto della Regione Lombardia a Bergamo. Alla fine dell’anno l’Istituto rilascia un “Attestato di Qualifica Professionale di Fotografo“. Per lo scrivente è stata una preparazione propedeutica entusiasmante e da qui è iniziata la mia “missione/passione di insegnamento” dell’Arte Fotografica Tradizionale.

Negli anni si sono succeduti, promossi dallo scrivente, un centinaio di corsi nelle sessioni autunnali e/o primaverili. L’ultimo, in ordine di tempo, nell’autunno 2019/2020, con presentazione delle attuali tematiche nel Blog – Febbraio 2020. Tutte foto in bianco e nero sviluppate e stampate dagli allievi.

E’ mia intenzione presentare una selezione in accordo con gli autori artisti di altre interessanti tematiche. Le migliori opere saranno selezionate da un’attenta lettura port-folio per arrivare a Mostre itineranti per Bergamo e Provincia, in prestigiosi edifici storici.

Colgo l’occasione di  augurare a tutti Voi le migliori foto-vacanze e, riuscire… magari a fine ottobre di rivederci al Fotoclub il primo e terzo giovedì del mese dalle 21!

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La mia prima volta… in Camera Obscura!

di © Riccardo Scuderi

Ebbene si, il fatidico giorno è arrivato: alle 20.32 del 12 luglio 2020 ho terminato lo sviluppo del mio primo rullino. Fino a ieri, le mie esperienze in Camera Obscura erano state accompagnate dai sempre attenti e puntuali consigli di Ivan Mologni, questa volta, invece, l’intero procedimento di sviluppo si è svolto nel mio (piccolo ma) efficace laboratorio domestico, il tutto preceduto da:

  •  circa 3 ore di annotazioni e appunti, riportati in una lavagna a portata di mano durante il procedimento;
  • 30/40 minuti di telefonata ad Ivan Mologni per chiarirmi gli ultimi dubbi tecnici;
  • 20 minuti circa di respirazione profonda per ritrovare la concentrazione (a tal proposito, vedi “Training Autogeno” di seguito!).

Insomma, dopo circa 6 (!) ore ho partorito la mia prima creatura!

Dati tecnici : fotocamera: Rollei 35 S; pellicola utilizzata: IlFord FP4 – 124 iso;  chimici utilizzati: IlFosol 3 (sviluppo), Ilfostop (arresto), Ilfosol Rapid Fixer (fissaggio), Ilfotol Imbibente.

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– Training Autogeno in Camera Obscura –

I. “Lascia fuori da questa porta qualsiasi pensiero che non sia dedicato a ciò che stai per fare”

II. “Fai la programmazione del lavoro da svolgere”

III. “Ricordati degli sbagli già commessi e fai in modo di non cascarci più”

IV. “Presto e bene, raro avviene: mai nello sviluppo e nella stampa”

V. “Sii ordinato nel corso del lavoro e rimetti tutto a posto quando avrai finito”

A.D. Bergamo, 1° luglio 1981

© Ivan Mologni

“F.C.B.: Innovazione, Dinamismo, Soluzioni!”