Estate 2021: finalmente si scatta!

di © Riccardo Scuderi

Questo articolo sarebbe dovuto essere stato pubblicato l’estate scorsa: a gennaio 2020 già tutto prenotato, già all’epoca pregustavo il viaggio, il mare…e le fotografie che avrei scattato durante l’estate 2020. Poi la pandemia, l’impossibilità di muoversi all’estero e tutto rimandato a giugno 2021.

Ecco perché questi scatti mi lasciano dietro un senso di libertà riconquistata, di spensieratezza e di leggerezza, insomma foto senza tante pretese ma che mi rimarranno impresse, proprio perché simbolo di un ritorno alla normalità.

Gli scatti rappresentano le splendide spiagge di Maiorca e la città di Palma di Maiorca, nelle isole Baleari – Spagna – fatti con la piccola ma sempre affidabile Rollei 35 S (ne parlo in questo articolo La mia Rollei 35 S), garanzia di qualità con la sua ottica Carl Zeiss. La pellicola utilizzata è la Kodal Gold 200, sviluppata in C 41.

Piccole calette con forti contrasti cromatici: il blu-turchese del mare, il verde della macchia mediterranea ed il bianco delle spiagge, quasi caraibiche. La piccola Rollei, che avevo già ampiamente testato con il bianco e nero (vgs. articolo precedente), non ha deluso neanche con il colore, restituendo fedelmente la cromia del paesaggio.

“Vacanza, famiglia e…fotografia analogica: il connubio perfetto!”

Scatti di fine estate (2^ parte)

di © Riccardo Scuderi

Riprendo il reportage sulle spiagge siciliane di fine estate scorsa ( v. art. Scatti di fine estate (1^ parte)).

Come nel precedente articolo – in cui ho testato per la prima volta la pellicola in Bianco e Nero Ferrania P30 – anche in questo c’è stato un debutto: la pellicola positiva a colori Kodak Ektachrome 100 iso.

Impressioni: colori sicuramente più equilibrati rispetto alla Fujifilm Velvia che ho utilizzato in altri contesti, soprattutto montani; sottoesponendo leggermente si ottiene una saturazione ottimale, senza incorrere in fastidiose dominanti (come a volte mi è successo utilizzando la Provia o la Velvia), insomma una pellicola che non tradisce mai !

Gli scatti sono stati effettuati con la sempre fedele Rollei 35 S (v. art La mia Rollei 35 S), anche in questo caso utilizzata per la prima volta con una diapositiva ed i risultati sono stati davvero sorprendenti: sicuramente un’ottima compagna di viaggio, visto la compattezza unita alla qualità eccelsa dell’ottica Carl Zeiss.

“F.C.B.: Bianco & nero o colore, diapositiva o negativa… la Pellicola è sempre una goduria!”

Scatti di fine estate (1^ parte)

di © Riccardo Scuderi

Con l’ “Estate- Covid” ormai alle spalle, propongo una serie di scatti fatti ad inizio settembre a Marina di Noto, in provincia di Siracusa.

Per l’occasione ho utilizzato, per la prima volta, la gloriosa pellicola FERRANIA P30, prodotto interamente made in italy in edizione limitata:

La Ferrania P30 riproduce con tecniche moderne la pellicola che, oltre 50 anni fa, rese Ferrania famosa in tutto il mondo. Trattasi di una pellicola pancromatica 80 ISO, cinematografica in bianco e nero, a grana ultrafine e ad elevatissimo contenuto di argento (pari a 5 grammi per metro quadro).

Essendo una pellicola “look anni 50”, mi è sembrata particolarmente adatta per rappresentare l’atmosfera malinconica che caratterizza le spiagge di fine estate.

La macchina utilizzata è la Rollei 35 S, mentre per lo sviluppo mi sono affidato ai chimici ILFORD (Ilfosol 3) , in diluizione 1 + 9, con agitazione di 10” ogni minuto, per un tempo complessivo di 6′ 10”. Complessivamente il risultato ottenuto corrisponde a ciò che desideravo trasmettere al momento dello scatto.

Di seguito alcuni articoli del Blog riguardanti la pellicola in questione: La Ferrania ha ricominciato a produrre pellicole; Aiuta FILM Ferrania a costruire la fabbrica del futuro; Collezionismo : Ferrania; Le pagine del “Collezionista” e “Fotocamere e …”;

“F.C.B.: l’atmosfera unica della fotografia a pellicola!”

La mia prima volta… in Camera Obscura!

di © Riccardo Scuderi

Ebbene si, il fatidico giorno è arrivato: alle 20.32 del 12 luglio 2020 ho terminato lo sviluppo del mio primo rullino. Fino a ieri, le mie esperienze in Camera Obscura erano state accompagnate dai sempre attenti e puntuali consigli di Ivan Mologni, questa volta, invece, l’intero procedimento di sviluppo si è svolto nel mio (piccolo ma) efficace laboratorio domestico, il tutto preceduto da:

  •  circa 3 ore di annotazioni e appunti, riportati in una lavagna a portata di mano durante il procedimento;
  • 30/40 minuti di telefonata ad Ivan Mologni per chiarirmi gli ultimi dubbi tecnici;
  • 20 minuti circa di respirazione profonda per ritrovare la concentrazione (a tal proposito, vedi “Training Autogeno” di seguito!).

Insomma, dopo circa 6 (!) ore ho partorito la mia prima creatura!

Dati tecnici : fotocamera: Rollei 35 S; pellicola utilizzata: IlFord FP4 – 124 iso;  chimici utilizzati: IlFosol 3 (sviluppo), Ilfostop (arresto), Ilfosol Rapid Fixer (fissaggio), Ilfotol Imbibente.

2-1

– Training Autogeno in Camera Obscura –

I. “Lascia fuori da questa porta qualsiasi pensiero che non sia dedicato a ciò che stai per fare”

II. “Fai la programmazione del lavoro da svolgere”

III. “Ricordati degli sbagli già commessi e fai in modo di non cascarci più”

IV. “Presto e bene, raro avviene: mai nello sviluppo e nella stampa”

V. “Sii ordinato nel corso del lavoro e rimetti tutto a posto quando avrai finito”

A.D. Bergamo, 1° luglio 1981

© Ivan Mologni

“F.C.B.: Innovazione, Dinamismo, Soluzioni!”

 

Valle d’Aosta… terra di Castelli

di © Riccardo Scuderi

CC_20200509_115919

E’ proprio vero: il coronavirus ha cambiato – e continuerà a condizionare ancora per molto – la nostra vita e, di riflesso, la nostra passione per la fotografia analogica.

Tempo fa anticipai al Presidente del Foto Club Bergamo, Ivan Mologni, un mio ambizioso progetto: fotografare tutti i castelli, le fortificazioni ed i borghi medioevali della Valle d’Aosta, dove ho la fortuna di lavorare. Da un primo studio dovrebbero essere più di 50!

L’idea è quella di sviluppare e stampare in formato 30X40, rigorosamente in bianco e nero, utilizzando la mia fedele Leicaflex SL2, corredata dal 50mm Leica  R Summicron f/2 e dal 135mm Leica R Elmarit f/2.8 a cui dovrebbe aggiungersi uno splendido 24mm Leica Elmarit f/2.8 in dotazione al Foto Club e che chiederò in noleggio (Caro Ivan preparati…).

Ho un grande desiderio di realizzare questo impegnativo progetto e spero, come dice sempre il nostro Presidente, che anche gli altri componenti del Foto Club Bergamo possano collaborare e dare ciascuno il proprio contributo artistico, storico e culturale.

FOTOCLUB BERGAMO: PER NOI LA FOTOGRAFIA E’ SOLIDARIETA’!

In attesa che arrivino tempi migliori, vi anticipo una serie di fotografie relative ad alcune fortificazioni della città di Aosta, scattate con la sempre presente Rollei 35 S.

Cari Saluti

 

” La nostra missione è la Fotografia Tradizionale”

La mia Rollei 35 S

di © Riccardo Scuderi

Sono un paio d’anni che durante ogni mia uscita – anche non fotografica – mi porto dietro una piccola e fedele compagna, la Rollei 35 S con obiettivo Carl Zeiss Sonnar 40 f/2.8, vero e proprio gioiello della tecnologia tedesca. Inutile dire che, a fronte delle dimensioni estremamente compatte – è poco più grande di un pacchetto di sigarette! – questo piccolo gioiello nasconde accorgimenti geniali ed una curiosa disposizione dei comandi, visto che i tempi di scatto ed i diaframmi si regolano tramite due dischi posti nella parte frontale della fotocamera. Una delle genialità è data dalla presenza di un “pressapellicola” che permette di mantenere la pellicola perfettamente piana, a tutto vantaggio della qualità dell’immagine. Ma l’aspetto, a mio parere, più interessante è che la Rollei 35 S….. è priva di qualsiasi tipo di ausilio!!! La messa a fuoco va stimata ad occhio – tramite le indicazioni riportate sul barilotto dell’obiettivo in modo da impostare l’iperfocale -, i tempi di scatto e diaframmi vanno regolati rigorosamente in manuale, il mirino (tra l’altro molto luminoso) è privo di indicazioni o riferimenti e, per chi volesse utilizzare il flash…. sarà costretto a montarlo sul fondo della macchina anziché in cima. Un disastro insomma? Tutt’altro: è una macchina bellissima da vedere, solida al tatto, tutta rigorosamente in metallo, con una qualità ottica eccellente e, soprattutto, particolarmente adatta alla street photography! Basta preimpostare i parametri della fotocamera sull’iperfocale ed il gioco è fatto! Io a volte ho scattato tenendola all’altezza del petto, semplicemente puntando l’obiettivo verso la scena (peraltro il rumore di scatto è praticamente impercettibile!).

Le foto fanno riferimento ad una gita al lago di Iseo nel marzo ’19 (rullino ILFORD FP4). Come si può notare, la resa è uniforme e particolarmente “cinematografica”, proprio come piace a me! Allego infine una foto storica della Regina Elisabetta con in mano proprio una Rollei 35…. c’è bisogno di aggiungere altro?

 

rollei 35 Queen