L’ESTATE PRE – COVID (2^ parte)

di © Riccardo Scuderi

Una tappa intermedia dell’estate 2019 narrata nell’articolo L’ESTATE PRE – COVID… è stata nella città di Trieste. A dir la verità la giornata era tutt’altro che estiva, anzi fredda e uggiosa, pertanto adatta ad una ripresa in bianco e nero in modo da riprodurre l’insolita atmosfera quasi autunnale.

Per gli scatti che di seguito vi propongo, ho utilizzato una maneggevole Pentax MX corredata dal 28mm f/2.8 e da un pratico esposimetro esterno (rigorosamente analogico!) modello Sekonic Twinmate SE L208. La pellicola utilizzata è una Fujifilm Acros 100 ISO, che ben si adatta allo sviluppo in Camera Obscura con chimici Ilford in diluizione 1+9.

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“Fare dodici buone fotografie in un anno è un ottimo raccolto.” (Ansel Adams)

CONTAX S2, la fotocamera “purista”

La Contax S2 è stata originariamente introdotta nell’ottobre 1992 per commemorare il 60 ° anniversario della produzione Contax. Si tratta di una 35 millimetri reflex con messa a fuoco manuale, completamente meccanica (utilizza le batterie solo per alimentare il misuratore di luce) e monta piastre, superiore e inferiore, al titanio. Come tutte le reflex Contax con messa a fuoco manuale, la S2 utilizza il sistema Contax / Yashica a baionetta per il montaggio degli obbiettivi Carl Zeiss T *. La fotocamera è stata intesa come un modello “purista” per essere utilizzata cioè da clienti che sono già esperti fotografi. Infatti il misuratore di luce è stato progettato come un esposimetro spot, insolito tra le fotocamere da 35 mm, senza opzioni di ponderazioni o misurazione Matrix e questo richiede necessariamente alcune conoscenze e competenze da parte del proprietario per ottenere esposizioni accurate.
Semplice macchina fotografica con otturatore meccanico, l’S2 ha come caratteristica i tempi di posa fino a 1/4.000 sec. e sincronizzazione del flash a 1/250 sec.
In risposta alle richieste dei clienti per un S2 con misuratore di luce più versatile, la Contax ha prodotto anche l’ S2b nel 1994, praticamente identica alla S2 con l’eccezione di una finitura esterna e un misuratore di luce a ponderazione centrale per fornire una esposizione più accurata in una gamma media di condizioni di illuminazione.
La produzione di entrambe le macchine è terminata nel 2000.

Icarex 35. Cambiare il pentaprisma?!

Icarex 35 csSi può cambiare il pentaprisma. L’Icarex 35 è una classica reflex 35mm, tutta manuale, prodotta dalla tedesca Zeiss Ikon tra la fine degli anni ‘60 e l’inizio degli anni ‘70. Il modello 35S TM Pro è stato originariamente sviluppato dalla Voigtländer, ma è stato messo sul mercato dopo la sua fusione con Zeiss Ikon avvenuta nel 1966.
La particolarità dell’Icarex 35, che ha un otturatore a 1/1000 e un attacco a baionetta speciale, è il mirino intercambiabile che permette di togliere e sostituire l’intero pentaprisma (montando la versione 35CS) e disponendo così di una scelta tra una inquadratura a pozzetto o con il pentaprisma originale o con il pentaprisma con esposimetro incorporato. Il misuratore di esposizione del pentaprisma legge attraverso l’obiettivo ma l’esposizione può essere letta solo a diaframma chiuso. L’Icarex 35 disponeva anche di schermi intercambiabili per i mirini.
Il modello successivo, denominato Icarex 35S (fondamentalmente stesso corpo e pentaprisma fisso) ha un misuratore integrato ma ancora con lettura a diaframma chiuso.
IcarexL’innesto a baionetta speciale e la gamma limitata di obiettivi disponibili sono stati i maggiori ostacoli nelle prime vendite e perciò Icarex aveva prodotto entrambi i modelli anche in una versione modificata e predisposta per montare obiettivi a vite da 42 mm. Il marchio TM serviva per distinguerli dalle versioni a baionetta, che rimasero in produzione con il distintivo BM. L’assenza di uno di questi due marchi indica perciò una produzione precedente all’introduzione della modifica.
Alla fine, la gamma comprese quattro modelli: Icarex 35(BM), 35(TM), 35S(BM) e 35S(TM), tutti nelle versioni in cromo o nero. Alcuni corpi neri avevano un marchio PRO che però non corrispondeva ad alcuna nuova variazione tecnica.
La ristretta gamma di obiettivi per la Icarex a baionetta era derivata da disegni Voigtländer e comprendeva solamente: – 35/3.4 Skoparex – 50/1.8 Ultron (elemento anteriore concavo) – 50/2.8 Tessar (4 elementi) – 50/2,8 Color-Pantar (3 elementi) – 90/3.4 Dynarex e 135/4 e 200/4 Super-Dynarex – 400/5 Telomar – 36-82/2.8 Zoomar. Esisteva poi un adattatore per montare un obiettivo Carl Zeiss 8×30 B.
Nel 1971 il modello 35 fu sostituito dall’ SL706, sostanzialmente uguale al 35S (TM) ma con esposimetro a diaframma aperto e un corpo leggermente ridisegnato.