GLI ANTICHI MESTIERI A copèla: arte, mestér, professiù

di © Ivan Mologni

Sono orgoglioso di presentare questa tematica che ritengo molto impegnativa. La ricerca sistematica degli Antichi Mestieri (v. artt. Gli antichi mestieri; Antichi mestieri) ancora oggi presenti e attivi (non sono semplici rievocazioni!) ma che non sono valorizzati – anzi addirittura dimenticati – da questa società consumistica.

Ebbene, dal lontano 2012 mi sto dedicando a questa documentazione fotografica a pellicola. Nella bergamasca, ancora oggi, esistono questi grandi artigiani: dei veri e propri artisti nelle loro specialità! Sempre molto collaborativi, mi hanno aiutato ad interpretarli al meglio. Una disponibilità veramente gentile e squisita.

Ho proposto questa mia ricerca al quindicinale bergamasco di cultura e folklore “Giopì“: dal 31 ottobre 2012 collaboro con il Comitato di Redazione del giornale. Con il 2019, il mio impegno si può dire concluso.

Nel corso di ben 7 anni (dal 2012 al 2019) alla pagina 2 del quindicinale hanno trovato spazio le mie immagini. Naturalmente hanno collaborato saltuariamente alcuni soci del F.C.B., anche se con poche fotografie; ciò mi ha deluso perché mi aspettavo un apporto maggiore per documentare l’esistenza di queste importanti professioni della tradizione.

Nel corso di questi anni ho maturato l’idea di produrre un libro, forse non una novità, ma per me sarebbe molto originale far conoscere questi artigiani ancora in vita: un vero patrimonio nel mondo della qualità, del lavoro e dell’artigianato più puro!

Oltre al libro, ho presentato due Mostre Personali nel settembre del 2013 presso “Arte e Gusto” in via S. Alessandro 54 a Bergamo, con la presenza di tutte le “Miss Fotoclub Bergamo” e le “Malìe d’Oriente Belly Dance” di Bergamo.

L’altra Mostra Fotografica si è tenuta presso il “Macondo Biblio Café” di via G.B. Moroni nr. 16 a Bergamo. Qui esponevo insieme alla Segretaria del F.C.B. – Serena Dolfi – in arte la “Bergaggina“. Nell’occasione ho selezionato 30 opere nel formato 30 x 40 in bianco e nero, da me stampate in Camera Obscura.

A tutt’oggi continuo a documentare gli “Antichi Mestieri” – ne ho selezionato complessivamente oltre 130 – e continuerò sul tema. Riprendo questo motto: “Fate vostro l’orgoglio del passato, con la certezza del futuro!

Se mi suggerirete nuove realtà, sarò felice di poterle documentare al meglio. Ringraziandovi fin d’ora per la cortese pazienza.

Dati tecnici:

  • Macchina fotografica a telemetro Contax G2;
  • Obiettivi: Biogon T* 21mm f/2.8 – Biogon T* 28mm f/2.8 – Planar T* 45mm f/2 – Sonnar T* 90mm f/2.8 tutti Carl Zeiss;
  • Auto Flash TLA 200;
  • Pellicola: Kodak TMAX 400 Bianco e nero, sviluppata in rivelatore TMAX con diluizione 1 + 4 a 24 ° C;
  • Stampa: Ingranditore DURST 605 con Rodagon F4. Utilizzata carta politenata IlFord IV Deluxe Glossy a 20 °C con chimici IlFord.

“F.C.B.: Vivi con noi l’esperienza qualitativa della Pellicola!”

Bergamo Buskers Festival

(Artisti di Strada)

di © Ivan Mologni

Un tema a me molto caro è quello degli “Artisti di Strada“. Per chi è interessato al ritratto, è un esercizio fotografico molto impegnativo riuscire a cogliere le loro espressioni e movenze. Gli spettacoli di piazza sono immediati, imprevedibili e bisogna essere sempre molto attenti e pronti a documentare quanto accade attorno a noi.

Su questo tema ho organizzato, in città bassa a Bergamo, ben due Mostre nel 2015 e 2016 presso il locale pubblico “Perbacco“, in via G.B. Moroni, devo dire con tantissimi visitatori e un riscontro molto positivo. Gli stessi artisti sono venuti a visitare le mostre, rievocando le loro migliori “performance“.

In queste occasioni di reportage ho volutamente utilizzato una telecamera a telemetro: la Contax G2 accompagnata da due obiettivi meravigliosi, il 21 mm f/2.8 Distagon ed il 28 mm f/2.8 Distagon della Carl Zeiss.

Nella fotografia di spettacolo voglio essere dentro la scena e documentare l’ambiente circostante; per questo – come vedrete negli scatti – ho inserito i soggetti più entusiasti: i bambini, accompagnati dagli adulti, anch’essi molto coinvolti!

Con riferimento all’attrezzatura, avevo montato per l’occasione anche il flash dedicato Contax TLA 200 per eventualmente schiarire le ombre. Insomma un’attrezzatura leggera, compatta, ma di alta qualità, adatta per poi allestire Mostre pubbliche che richiedevano uno standard elevato.

Mi sono cimentato in riprese sia in bianco e nero che colore (pellicola negativa), sviluppando i rullini esposti nella mia Camera Obscura.

Per ben tre anni Bergamo ha ospitato il Buskers festival, come da locandina descrittiva dell’evento.

Dati tecnici:

  • Contax G2 a telemetro;
  • Obiettivi 21mm e 28 mm f/2.8 Distagon Carl Zeiss;
  • Flash Contax TLA 200 dedicato.
  • pellicole: Kodak Tmax 400 (bianco e nero) sviluppata con rivelatore Tmax in diluizione 1 + 4 a 24° C; Kodak Gold 200 (colore) sviluppata in C 41.
  • stampe con ingranditore DURST 605 Color – bianco e nero stampato su carta ILFORD, colore stampato su carta Crystal Fuji Archive.

“F.C.B.: la Fotografia è l’arte più vicina alla memoria”

Concerto Rock del complesso “Bepi & The Prismas”

di © Ivan Mologni

Tra i miei temi preferiti ci sono i concerti musicali, tenuti da vari interpreti. Il mio genere prediletto è la musica Rock, declinata da vari autori sia italiani che stranieri, ma sopratutto bergamaschi.

Non lo nascondo, è un tema difficile da interpretare per vari motivi. Il primo è quello di essere autorizzati a fotografare gli artisti. E’ meglio contattare molto prima gli organizzatori per potersi muovere senza problemi. L’ideale sarebbe stare sul palco, il più discretamente possibile per non disturbare l’evento ed eventuali riprese televisive, oltre che il pubblico presente.

Appena possibile cerco di conoscere anche il/i cantante/i per illustrare al meglio quello che intendo fare e il perchè delle fotografie.

La mia fortuna è stata conoscere di persona, alcune ore prima del concerto, l’interprete principale, da lì è nata subito stima ed empatia reciproca! Il complesso si chiama “Bepi & The Prismas”, al secolo Tiziano Incani E’ della Val Seriana (Rovetta – BG) ed è un cantautore in lingua bergamasca. Avendolo seguito in alcuni concerti (da tutto esaurito), è sempre con al seguito una folta schiera del suo Fan Club (vgs. “Il Bepi & The Prismas e il “Vava ’77” insieme in Piazza Pontida a Bergamo il 23 dicembre 2016 In Piazza Pontida, un’occasione unica e “Bepi con Van De Sfross insieme per l’Expo 2015Van De Sfross e Bepi insieme per l’Expo 2015)

Ma veniamo all’attrezzatura utilizzata abitualmente ai concerti durante le riprese dinamiche in scena o in palcoscenico: devono essere delle Reflex affidabili, ergonomicamente ben conosciute per poter essere molto veloce nell’esecuzione fotografica. La scelta in questo caso è caduta su due corpi Contax 167 MT a motore, con due obiettivi zoom, il 28/85mm e l’ 80/200 mm, unitamente al 18mm, tutti della Carl Zeiss.

Per scelta e per rispetto delle luci del palco, studiate “ad hoc” per ottenere risultati spettacolari, non uso mai il flash, ma mi servo di pellicole ad alta sensibilità di almeno 3200 ISO e, in questo caso, della Kodak TMax 3200 in bianco e nero, in automatismo a priorità di diaframmi. Per essere più reattivo possibile, mi muovevo a destra e sinistra del palco, avendo l’accortezza di girare dietro il palcoscenico per non “impallare” gli artisti in esibizione, cercando sempre la massima discrezione.

In alcuni scatti sono stato favorito in quanto l’artista, sapendo dove mi trovavo, a volte si girava a “favore di camera”.

In queste occasioni, sul palco si sta delle ore. Normalmente, per documentare un concerto, faccio all’incirca 120 scatti (!) Bisogna considerare anche la fatica di sostenere le attrezzature e vi assicuro che sotto i riflettori fa veramente un caldo torrido! Ma la Passione fa dimenticare le fatiche perchè quando poi si sviluppa e si stampa è sempre il “massimo della goduria”.

I contatti con l’artista proseguiranno, su appuntamento, per mostrare tutti gli scatti eseguiti e gli ingrandimenti selezionati. E’ sempre buona norma regalare alcune delle stampe preferite all’interprete musicale. Nel mio caso sono stato contraccambiato dal “Bepi” con alcuni suoi CD, con tanto di dedica su ognuno di essi. Lo stesso Bepi mi definisce simpaticamente “L’Ivan il Pellicoloso” per via delle mie “imprese” eseguite sempre in analogico! Anche nella foto ricordo che allego con il Bepi, con la grafica in uso ai concerti e la dedica su menzionata. A voi gli scatti:


Fotografare a teatro

di © Ivan Mologni

Di seguito presento anche alcune foto fatte in teatro, sempre in bianco e nero. In questo caso è ancora più difficile operare e fotografare per evidenti motivi: bisogna evitare scatti rumorosi, evitare i più possibile di muoversi davanti al pubblico e assicurarsi di essere il più discreti possibile.

In questo caso ho usato come attrezzatura di ripresa due corpi Contax G2 a telemetro, poichè lo scatto che producono è più “ovattato” (l’otturatore è centrale, senza lo specchio che “sbatte” come nelle Reflex). Gli obiettivi sono tutti Carl Zeiss: 21mm, 35/70mm e 90 mm. Le macchine erano “cuffiate” cioè in custodia per attenuare qualsiasi rumore. La pellicola è una kodak TMax 3200 Iso. Sviluppo e stampa effettuati dal sottoscritto.

I risultati sono quelli che ho selezionato e pubblicati di seguito. Come si nota la luce è tipicamente teatrale, morbida. La grana è molto contenuta e non disturba assolutamente la composizione… provare per credere!

Dati tecnici:

Concerto Rock

  • 2 corpi Contax 167 MT
  • obiettivi Carl Zeiss 18mm f/2.8 – 28/85mm f/3.3 – 80/200mm f/4
  • pellicola Kodak TMax 3200 Iso
  • Sviluppo in chimico TMax a 24° per 9 minuti e mezzo in diluizione 1 + 4 e agitazione 5” ogni 30”
  • stampa con ingranditore DURST 605, testa a colori su carta ILFORD semilucida con chimici ILFORD

Esibizione Teatro:

  • 2 corpi Contax G2 a telemetro
  • obiettivi Carl Zeiss 21mm f/2.8 – 35/70mm f/2.8 – 90mm f/2.8
  • pellicola Kodak TMax 3200 Iso
  • Sviluppo in chimico TMax a 24° per 9 minuti e mezzo in diluizione 1 + 4 e agitazione 5” ogni 30”
  • stampa con ingranditore DURST 605, testa a colori su carta ILFORD semilucida con chimici ILFORD – utilizzo tecnica di ” intonazione al the’ “

F.C.B.: Il Forum della qualità fotografica a pellicola!

IL MASSACRO CELATO

di © Ivan Mologni

Bèrghem mai ésta   (Bergamo mai vista)

Sono uscito alle 9.00 del 5 aprile 2020 con il mio bassotto Kiko Pöta e la mia Contax G2 con obiettivo Distagon 21 mm f/2.8 Carl Zeiss e rullino Kodak TMAX 100 b/w.

Impressionante il centro di Bergamo bassa!

Il “reportage”, come si evince dalle foto, è inquietante. Il Deserto. Niente traffico né persone, nessuna attività vitale. Ho voluto documentare il tutto nell’angoscia mia e di tutti. L’epidemia era ancora attiva, in agguato….Chiuso e fermo tutto. Immobilità irreale.

Allora, dove potevo, con ansia ho documentato in bianco e nero la situazione. Ho successivamente sviluppato il rullino con chimici Kodak TMAX e stampato su carta ILFORD Multigrade IV-RC Deluxe Satinata, utilizzando l’ingranditore DURST 605 nel classico formato 18×24. Una documentazione che rimarrà  in questa incredibile storia del virus assassino.

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” L’arte tradizionale fotografica rinnova i popoli”