dalla nostra biblioteca

Sono belli i paesaggi, sono stimolanti la cronaca, il reportage, ma il ritratto, che pone al centro dell’obiettivo la persona umana, è il soggetto per eccellenza della fotografia. L’espressività di un bambino, la grazia di un adolescente, il fascino della femminilità consapevole, la vivacità di un ragazzo, la ricchezza di un uomo che ha molto vissuto… in ogni momento della vita, in ogni volto, in ogni figura c’è un potenziale ritratto-capolavoro. Come arrivare a coglierlo, a crearlo, a realizzarlo?

libro - ritratto

In questo volume c’è la risposta. Creatività e tecnica sono i due elementi fondamentali, secondo Hedgecoe, uno dei grandi autori-maestri della fotografia. Con l’aiuto di una ricca serie di sue foto e di un commento di esemplare chiarezza, egli esplora la materia da molti diversi punti di vista: ritratti-istantanee, ritratti in studio, ritratti formali, ritratti in gruppo e molte altre tipologie. Ciò che interessa soprattutto l’autore è che chiunque lo segue impari ad accostarsi al ritratto in modo non scontato o banale, ma, al contrario, in modo originale, personale.
Di ogni caso esaminato nel volume si danno tutti i dati tecnici (pellicola, luce, esposizione, obiettivo) e si evidenziano le caratteristiche, gli interventi, i trucchi che lo rendono interessante, unico, creativamente riuscito.

Contax RTS III: Un chilogrammo di storia delle reflex

Con l’avvento del digitale, tutte le reflex analogiche, anche se di gran pregio, sono passate in secondo piano ma la Contax RTS III resta in assoluto una delle migliori macchine fotografiche mai prodotte;  sono sempre state macchine fotografiche ritenute da “specialisti” e non hanno avuto quindi una diffusione massiccia come per esempio le ottime Nikon.
Dal settembre del 2005 il marchio Contax ha cessato di esistere per “motivi di mercato”; la Kyocera ha chiuso questo ramo produttivo, iniziato con l’acquisizione del celebre marchio tedesco nel 1975, pur mantenendo viva l’assistenza tecnica.
1991 Contax RTS III -2La RTS III vide la luce nell’ormai lontano 1991, fu la prima e unica macchina fotografica ad avere il dorso pressapellicola aspirante: al momento di scattare la foto un sistema pneumatico aspira la pellicola, garantendone una perfetta planarità. Il suddetto dorso è in pregiatissimo materiale ceramico, e incorpora anche il dispositivo per stampare data e ora sulla pellicola. Ciò che, almeno per l’epoca, poteva stupire era che data e ora non venivano “invadentemente” sovraimpresse sull’immagine, ma in maniera microscopica tra un fotogramma e l’altro.
Questa solida macchina fotografica è pesante: pesa circa un chilogrammo, batterie e ottica esclusi. Dopo qualche ora di cammino anche il grammo pesa, ma occorre considerare che una macchina fotografica, usata a mano libera, più pesa e più è stabile; se utilizziamo lunghe focali è più facile degradare l’immagine per colpa di movimenti all’apparenza impercettibili e per ridurre al minimo il micro-mosso durante lo scatto (con macchina installata sul cavalletto), la RTS III permette il ribaltamento manuale dello specchio interno.
Però, nonostante il peso, è molto comoda da impugnare; addirittura, se orientata verticalmente, la si potrebbe adoperare anche con una mano sola e, per lo scatto, si può pure abilitare un secondo pulsante collocato lateralmente.
Il mirino è nitidissimo, ed è possibile la regolazione diottrica dell’oculare.
Le pile durano abbastanza (si possono usare sei batterie formato AA oppure una 2CR5) ma occorre attenzione al freddo intenso: il trascinamento della pellicola è motorizzato e con climi rigidi assorbe parecchio.  Comunque, adottando alcune precauzioni, la RTS III lavora anche con temperature prossime e addirittura inferiori agli zero gradi centigradi.
Il sistema elettronico che la governa è addirittura ridondante: esistono due cpu, casomai una si guastasse.
Le validissime ottiche Contax montano le pregiate lenti della Carl Zeiss.

E’ con macchine di questo tipo che si impara a fotografare in maniera “ragionata”, principalmente per queste ragioni:
-messa a fuoco manuale;
-nessun “programma”, ma tre modalità operative: priorità di tempi, priorità di diaframmi, regolazione interamente manuale;
-misurazione della luce media o spot: devi “conoscere” la luce e la pellicola, anche se l’esposimetro ti aiuta.
Difficile? Oggigiorno pare proprio di sì!
E’ ormai rarissimo trovare RTS III nuove e soltanto un vero appassionato potrebbe sborsare la cifra elevata tuttora richiesta; si trovano però ancora tra le usate ad un prezzo accettabile.

COMUNICATO DELLA PRESIDENZA DEL FOTOCLUB BERGAMO

vetrinetteIl Presidente del Fotoclub, arch. Ivan Mologni, comunica che, a partire da Gennaio 2016, sarà possibile visitare la sua collezione privata di attrezzature fotografiche per tutti coloro che sono tesserati presso Associazioni Fotografiche riconosciute dalla Fiaf.
Le visite potranno essere effettuate ogni primo e terzo giovedì di ogni mese, previo appuntamento.
L’esposizione raccoglie oltre 100 macchine fotografiche prodotte dai primi del ‘900 fino al 2002 con vari accessori. Nel corso della visita saranno fornite le descrizioni tecniche e sarà anche possibile effettuare prove pratiche offrendo così un approccio del tutto singolare alla grande Storia della Fotografia. L’iniziativa è rivolta in particolare ai giovani e a tutti coloro che si sono avvicinati da poco, o intendono farlo, al mondo della fotografia per avere l’esperienza unica di valutare quelle macchine che hanno reso grande la nostra passione.

La NITIDEZZA nelle stampe a colori

nitidezza b-n L’impressione di nitidezza e di profondità di un’immagine dipendono in gran parte dal contrasto sui contorni. Che una stampa su carta a colori (derivata da negativo a colori) sia in ogni caso meno nitida di una in bianco e nero è inevitabile e la spiegazione sta nel materiale utilizzato nel procedimento stesso. I negativi a colori sono composti di tre strati di emulsioni sovrapposti (oltre a strati supplementari che funzionano da filtro e da maschera), mentre nel bianco e nero la luce deve “lavorare” un solo strato. Già con le vecchie pellicole b/n (con strato doppio o spesso) la nitidezza era minore di quella che si ottiene oggi con le pellicole a strato sottile.
Si potrebbe allora pensare di eseguire stampe a colori partendo dalle diapositive usando le apposite carte a colori invertibili ma il risultato non cambierebbe. I tre strati, oltre a quelli supplementari, delle diapositive sono più spessi di quelli delle negative; e ciò per il fatto che nel materiale per diapositive i tre strati necessari per ottenere una buona saturazione visiva dei colori devono essere più spessi di quelli delle negative; la nitidezza risultante non potrà che essere perciò inferiore di quella ottenuta partendo da un normale negativo a colori.
Un’ulteriore riduzione di nitidezza si avrebbe anche (partendo da diapositive) passando attraverso i cosiddetti internegativi. In questo caso addirittura i difetti si sommano: ci sono tre strati spessi nelle diapositive e poi, sia pur più sottili, altri tre strati nelle pellicole per gli internegativi. La nitidezza, fra questi tre sistemi, è perciò la peggiore. Non ci si deve lasciar ingannare dalla grande nitidezza che si vede nelle diapositive proiettate sullo schermo. La proiezione stessa produce l’impressione visiva di una maggiore nitidezza rispetto a quella delle stampe ma ciò dipende principalmente dal contrasto notevolmente maggiore delle luci di proiezione rispetto a quello, sempre molto più basso, della visione di stampe.

Buskers Festival, gli Artisti di strada

150905 buskers locandinaIl Fotoclub Bergamo documenta anche quest’anno la Festa del Borgo San Leonardo e il Buskers Festival svoltosi il 5 e 6 Sett. 2015 in un’atmosfera festosa e di grande partecipazione. Le immagini riportate sono state riprese con Contax G2 con pellicola Kodak T MAX 400 b/n, sviluppate con rivelatore T MAX, stampate su carta Ilford Multigrade e poi scannerizzate. Come sempre per queste manifestazioni, sono stati utilizzati obiettivi diversi: un grandangolo da 28mm per l’ambientazione e un medio tele per isolare i soggetti dal contesto. A partire dal 3 Ottobre p.v., con inaugurazione alle ore 17, sarà allestita la mostra fotografica relativa al Festival presso il locale “Perbacco” di via Gb Moroni.

150905 buskers

Altri pezzi per l’angolo del collezionista

1938 Rolleicord Aumentano continuamente i pezzi da collezionismo (parte dei quali riportati nella pagina relativa) della nostra raccolta, Nelle foto: una Rolleicord del 1938 e una piccolissima Colly, prodotta in Giappone negli anni ’50, e una Minicamera, tentativo di imitazione, prodotta a Hong Kong. Sono complete di custodia e minipellicola.1950 Minicamera e Colly

Sempre più ricca la biblioteca del Fotoclub

Si arricchisce continuamente la biblioteca del Circolo di volumi di Storia, di Tecnica e curiosità fotografiche.
libro - fotografi Bg - fronte libro - fotografi Bg - retro

libro - fotografia xx secolo

Il libro getta uno sguardo affascinante sulla collezione ricca e diversificata; dalla conceptual art all’arte astratta fino al reportage, tutti i maggiori generi e correnti sono rappresentati attraverso un’ampia selezione delle immagini più significative del secolo. Da Ansel Adams a Piet Zwart, oltre 850 opere sono presentate in ordine alfabetico per autore, corredate da testi esplicativi e notizie biografiche, così da fornire una panoramica esaustiva e imprescindibile della fotografia del Novecento.

«Un must per esperti e per neofiti. Pur conoscendo bene la fotografia d’arte, questo libro è fortemente consigliato a tutti i Soci del Club.»

Pota!

Pota! … non è solo un’esclamazione..

Il POTA è uno sviluppo … che più morbido non si può!
Si prepara con 1,5 gr di Fenidone e 30 gr di sodio solfito anidro in un litro di acqua distillata. Si adopera e poi si butta via perchè non dura. I risultati di questa accoppiata non hanno uguale sia per finezza di grana che per acutanza, anche se la sensibilità della TP 2415 è di 25 ASA. Se l’ottica è buona, un ingrandimento dal 24×36 su carta 18×24 cm è indistinguibile da un 18×24 cm ottenuto per ingrandimento da un 6×9!
La Kodak, oltre a vendere la pellicola, vende il Technidol LC, che ha caratteristiche molto simili al POTA. Alcuni preferiscono sviluppare la 2415 in POTA per 12′ anzichè per i 10′ consigliati.

camera oscura sviluppo 1

La mostra : “II bianco e nero del Bergamo Buskers Festival”

Dal relativo Comunicato Stampa :

150711 mostra Fotoclub2“In occasione di ART2NIGHT2015 il giorno 11 luglio 2015 dalle ore 18 alle ore 24 l’agenzia creativa MILE ospiterà la mostra “II bianco e nero del Bergamo Buskers Festival“.
Nel 2013 e 2014 il Borgo San Leonardo ha alzato il sipario sul Bergamo Buskers Festival. Per entrambe le edizioni del Festival, la direzione artistica e organizzativa è stata curata da Milena Lazzaroni. Poesia, magia, teatro, danze, musica, acrobazie e giocoleria sono stati i protagonisti dei due indimenticabili weekend settembrini realizzati nel borgo storico della città.
Ad immortalare arte, divertimento, aggregazione e convivialità i fotografi del Fotoclub Bergamo che con maestria hanno saputo cogliere la spontaneità di gesti e momenti e tradurli in ritratti e cammei… più che fotografie! In mostra, presso l’agenzia creativa Mile Comunicazioni, 30 scatti in bianco e nero per suggellare il ricordo di questa bellissima manifestazione.Espongono: Ivan Mologni e Tiziano Nava.”

150711 mostra Fotoclub