Il tuo nome: Ivan Mologni
Quando ti è nata la passione per la fotografia?
Da quando bambino frequentavo le scuole elementari.
Quando fotografi, prediligi temi, ambienti, particolari?
I miei temi preferiti sono la fotografia di ritratto ambientato in strada e sala posa; il reportage di viaggio e in particolare tutte quelle scene che più mi appartengono vuoi per cultura, educazione o per gusto. In somma, per istinto innato verso una fotografia pensata e ragionata.
In due battute, perché “analogico” oggi:
E’ un tipo di fotografia più meditata, pensata, di composizione. La ritengo professionale, frutto di conoscenza sia teorica che pratica. E’ meno soggetta a immediate e bieche manipolazioni. E’ l’etica della fotografia veritiera “non inventata” o d’effetto a tutti i costi. Direi proprio che permette di essere l’artefice, l’artista che inizia da un negativo all’argento o diapositiva e giunge alla stampa finale in camera oscura. Tutto questo nel rispetto della storia, della tradizione e delle proprie capacità tecniche e artistiche.
“Frequenti” la Camera Oscura?
La camera oscura la adopero anzi la sfrutto, tutte le sacrosante settimane. Mi piace vedere apparire l’immagine latente in bacinella nel chimico rivelatore. E’ veramente bello avere amici appassionati con cui condividere il “miracolo” della fotografia che si rivela alla luce rossa della lampada di sicurezza. Per me è una libidine! Spero sempre che anche altri “veri” fotografi possano provare questo grande piacere!
Le tue pellicole preferite?
Senza dubbio il bianco-nero, che lo ritengo “portatore sano” di fascino e artisticità. Non disdegno comunque il colore. A secondo delle esigenze o negativo o diapositiva. Le diapositive poi sono uno spettacolo nello spettacolo con veri proiettori analogici di qualità.
Stima quanti fotogrammi hai archiviato negli anni:
Circa 350.000. Tutti ben conservati in appositi album in pergamenini, con provini a contatto, numerati e datati per una facile ricerca d’archivio.
Esegui anche la scansione digitale dei tuoi negativi?
Nessun tipo di scansione. Non mi occorre e per me sarebbe comunque già una manipolazione.
L’obiettivo che preferisci o che usi di più:
Senz’altro i grandangolari anche spinti, per essere maggiormente coinvolti nella scena. Dove questo non è possibile uso i teleobiettivi per avvicinare la scena e cogliere i dettagli che potrebbero sfuggire. Meglio gli obiettivi luminosi. Preferisco in ogni occasione di ripresa la luce ambiente.
La macchina che ami in particolare?
Le macchine che preferisco sono le Contax meccaniche e Hasselblad: la 500 CM . Hanno in comune obiettivi soggettivamente determinanti per la qualità che ricerco, in particolare nitidezza, alta qualità cromatica e affidabilità nel loro uso intensivo. Perché è certificata la bontà delle lenti Carl Zeiss a livello mondiale anche con il particolare trattamento antiriflesso siglato T*.
I tuoi autori preferiti e perché:
Gli italiani Pepi Merisio, Mario Dondero, Gianni Berengo Gardin e altri. Gli stranieri Helmut Newton, David Hamilton, Richard Avedon, Henry Cartier Bresson e altri. I miei preferiti per i temi trattati e il tipo di fotografia che molto si avvicina al mio personale gusto e modo di vedere.
..e invece, qualcuno o qualcosa che non ami?
Detesto fermamente chi falsifica la verità di ripresa nella fotografia, spacciandola per vera. Per non parlare della mancanza di professionalità, dell’improvvisazione e della conseguente casualità di un risultato senza la minima autocritica. Un vero schifo.
Perchè?
Per le ragioni già dette; siamo seri e impegnati in quel che facciamo. Sperimentiamo, ricerchiamo, sbrighiamo, ma nella consapevolezza di essere poi in grado di padroneggiare e di saper ripetere queste prove artistiche.
Fai anche foto digitali o consulti sulla rete siti dedicati alla fotografia?
Mai fatto foto digitali. Lo giuro sulla Bibbia!! Consulto, consumandoli i miei libri che tengo nelle mie librerie e visito dal vivo tutte le mostre fotografiche analogiche e anche pittoriche possibili. Voglio vedere e apprezzare con i miei occhi le opere. In queste mostre mi compro i libri e i cataloghi per ricordare al meglio le profonde sensazioni provate osservandole dal vivo.
In due parole perché sì o perché no:
Preferisco camminare invece che correre ovvero: prima penso, compongo e poi scatto.
Da quanto tempo fai parte del nostro sodalizio?
Da sempre: sono il fondatore del Fotoclub Bergamo BFI, nonché il Presidente fino ad oggi. Il nostro club, per scelta, è da sempre e solo analogico: basato sulla pellicola fotografica.
Cosa ti spinge frequentare oggi un circolo fotografico nell’epoca di internet?
Il poter approcciarci in amicizia e con rispetto tra appassionati ed entusiasti di vera fotografia. Confrontarci per crescere reciprocamente stando insieme. E poi, le uscite collettive, il divertimento, il rilassarci. In somma: anche tra una cena o un brindisi tutto quanto fa fotografia vera, bella, reale!
Un pensiero, un motto, una tua considerazione finale:
Qualsiasi azione io compia, il mio pensiero è rivolto al fotografare. Vivere per fotografare e mai fotografare per vivere!*
* P.S. “Viva la vera fotografia non corretta, modificata o inventata al computer”.
Grazie mille ……… e … tanti scatti!!!
Amici e Soci
AVVISTAMENTI ANALOGICI
Proseguono in città gli “avvistamenti analogici”… dopo le due simpatiche polacche recentemente segnalate (vedi Kasia e Zuzia da Varsavia), ecco già un secondo avvistamento!
Proprio sotto la Torre di Gombito, “tra cardo e decumano”, dove si aggirava un simpatico turista con ben due Hasselblad panoramiche a tracolla.
Si chiama Virgilijus e viene da Vilnius, Lettonia. Nell’istantanea è tra i nostri Silvana e Riccardo, a sua volta con la Rollei.

Virgilijus è un grande professionista che ama scattare anche in pellicola. Qui di seguito il sito del suo studio fotografico a Vilnius: www.sviesosratas.lt …Quanta Storia!
Anche a Virgilijus mandiamo un saluto e l’invito a tornare a Bergamo, tra gli amici del Fotoclubg.
Ai prossimi avvistamenti!!
Le interviste del Fotoclub Bergamo – I nostri soci
Il tuo nome: Oliviero Gotti
Quando ti è nata la passione per la fotografia?
Vent’anni fa.
Quando fotografi, prediligi temi, ambienti, particolari?
Mi piacciono il paesaggio naturale e urbano, e i borghi storici estranei al turismo consumistico. Amo anche le istantanee di persone nel loro ambiente e ovviamente il ritratto.
In due battute, perché “analogico” oggi:
Mi appassiona. Apprezzo la peculiarità di fissare l’immagine sulla pellicola. Con la fotografia analogica l’essenza, cioè l’immagine reale, e la sostanza, nella forma della pellicola impressionata, si fondono in un unicum tangibile.
“Frequenti” la Camera Oscura?
Ho l’attrezzatura ma stampo abitualmente al club o dagli amici.
Le tue pellicole preferite?
Ilford 125, Kodak Tri-x 400 e in diapositiva colore, la Provia 100.
Stima quanti fotogrammi hai archiviato negli anni:
Forse diecimila?..
Esegui anche la scansione digitale dei tuoi negativi?
Talvolta se indispensabile. Per esempio quando devo trasferire l’immagine sul Blog del Foto Club.
L’obiettivo che preferisci o che usi di più:
Il Leitz 35 M Summilux. Lo uso un po’ per tutto. Lo trovo semplicemente magico a grande apertura, soprattutto in interni e molto incisivo chiuso di pochi diaframmi.
La macchina che ami in particolare?
La mia Leica M4 nera.
Il motivo?
E’ essenziale, spartana e aristocratica. Quasi invisibile ai più. Come tutte le “M” presa confidenza non te ne separi facilmente.
I tuoi autori preferiti e perché:
Pepi Merisio. Amo le sue immagini della nostra gente a cavallo degli anni ’60 del secolo scorso, che coincidono con i ricordi della mia infanzia. Le considero la poetica testimonianza del crepuscolo della nostra civiltà. Guardando all’oggi, però, sono con i tanti, anonimi, giovani artisti che nella tecnica fotografica tradizionale, hanno colto la novità e la differenza. Esprimono la loro arte autarchicamente, talvolta con risultati strampalati, ma che denotano freschezza, curiosità, coraggio intellettuale. Difendono il proprio talento dall’espropriazione digitale.
…e invece, qualcuno o qualcosa che non ami?
Non amo la cosiddetta fotografia impegnata o genericamente di tema sociale. Non è libera, è strumentale a scenari politici pre-ordinati. Negli ultimi decenni, questa fotografia non è stata solo testimone di cambiamenti sociali più o meno indotti ma, purtroppo infimamente attiva nella corrosione della nostra comunità.
Fai anche foto digitali o consulti sulla rete siti dedicati alla fotografia?
Scatto sporadicamente con il telefonino. In rete mi piace “Thefix Magazine” rivista giovane dedicata alla foto analogica di oggi. Sottolineo di oggi, non del passato!
Da quanto tempo fai parte del nostro sodalizio?
Da sei anni, ma nel ’98 avevo lo frequentato per un corso in camera oscura.
Cosa ti spinge frequentare oggi un circolo fotografico nell’epoca di internet?
Stare con gli amici e insieme divertirsi.
Un pensiero, un motto, una tua considerazione finale:
“La perfezione umana e il perfezionamento tecnico non sono conciliabili. Se vogliamo l’una bisogna sacrificare l’altro” (Ernst Junger).
Grazie mille ……… e … tanti scatti!!!
Grazie a voi!
Fotoclub Bergamo, marzo 2017.
AVVISTAMENTI ANALOGICI
Con questo “fantastico” titolo, ci piace avviare la nuova rubrica che vogliamo riservare a quelle immagini casuali scattate dai nostri soci, ai tanti visitatori dotati di macchina a pellicola che sempre più spesso capita di incontrare per le vie di Bergamo.
E’ una piccola idea che ci dà la possibilità di costatare simpaticamente la diffusione della fotografia analogica, che sappiano in grande rilancio, ma soprattutto di conoscere tanti amici che da ogni parte del mondo vengono ad ammirare la nostra città e condividono la nostra passione.

Siamo felici di inaugurare con l’istantanea di queste due belle turiste, con Holga 120, scattata dal nostro Oliviero in Città Alta a febbraio.

“E’ con molto piacere che vi presento: Kasia e Zuzia da Varsavia. Le ho conosciute con Silvana la mia compagna, in foto tra loro, mentre si aggiravano in Piazza Vecchia. Avevo subito notato la loro “Holga” e ho chiesto loro ti poterle fotografare. Invito subito raccolto con un bellissimo sorriso, e… magia… siamo diventati subito amici!”.
Kasia è architetto e fotografa Fine Art. Espone le sue opere in Europa e Stati Uniti, con importanti riconoscimenti. Si dedica in particolare al grande formato con l’antica tecnica del collodio e anche al formato 6×6.
Anche Zuzia è giovane fotografa appassionata, oltre che studiosa d’arte, scultrice e modella!
Guardate il loro sito: www.kalua.pl .. Siamo al massimo!
A Kasia e Zuzia il nostro caloroso saluto e l’invito a venirci a trovare al Fotoclub!
FotoClub Bergamo ai Concorsi Nazionali
Auguri… auguri… auguri!
Rivolta analogica. Una bella segnalazione…
Carissimi, … segnalo un servizio interessantissimo de “Il Foglio” che ho scovato in rete, risalente alla primavera scorsa.
Non c’è molto da aggiungere, anche se, secondo me, l’autore denuncia involontariamente un sottile stupore e una contraddizione di fondo per questa “riscossa” dell’analogico perchè, se il fenomeno sembra stia assumendo i toni di una velata rivolta comportamentale tra le nuove generazioni, si parla infatti di Millenials e di generazione Zero, verso i consumi imposti con le nuove tecnologie digitali, e quindi sociologicamente non giustificabile come una tardiva, nostalgica reazione di qualche lupo solitario, allora questa tendenza non potrà esaurirsi facilmente in una “Moda passeggera”.
Nell’ambito fotografico ci auguriamo che anche le Case raccolgano questi continui segnali e tornino a costruire macchine fotografiche a pellicola, che oggi non sono più prodotte a eccezione dell’inarrivabile, leggendaria Leica M.
Pertanto, se questa potenzialità fosse recepita dai costruttori, assisteremmo molto probabilmente, come nel caso del vinile, ma aggiungerei anche quello ancor più emblematico degli orologi meccanici, dati per spacciati già quarantanni fa, a una rinnovata e duratura richiesta di mercato di attrezzature fotografiche analogiche.
Infine anche un invito a tutti noi che amiamo la fotografia “argentica” da sempre, a non limitarci a guardare indietro, accontentandoci talvolta di un rispettabile lavoro di testimonianza del Passato ma anzi, a “riscoprire” l’attualità – hic et nunc – dell’analogico in tutte le sue declinazioni espressive e tecniche che si tornano vere anche grazie a una nobile ribellione che inaspettatamente cova sotto la cenere creata dall’omologazione tecnologica.
Colgo l’occasione per inviarvi anche i più cordiali saluti e gli auguri di Buon Natale.
L’articolo:
Tornano le pellicole, le Polaroid, i rullini, i vinili e la carta. Gesti, profumi e ricordi che rischiano di invertire le regole dell’innovazione.
Nel Regno Unito le vendite di vinili la settimana scorsa hanno superato per la prima volta i download digitali. La risurrezione dei vinili (e delle macchine fotografiche a pellicola, delle polaroid, dei libri di carta…) è un fenomeno che nessuno si attendeva nel bel mezzo della rivoluzione digitale. E’ in corso una rivolta analogica? …
Iniziative del Fotoclub Bergamo
E’ancora in corso la mostra dei lavori di Henri Cartier-Bresson apertasi il 20 Ottobre u.s., già da noi segnalata, presso la Villa Reale di Monza e resterà aperta fino al 26 febbraio.
Data l’importanza e la rarità dell’esposizione, è intenzione del nostro Circolo organizzare una gita sociale, per visitarla, in un fine settimana del prossimo gennaio; chiunque fosse eventualmente interessato ad aggregarsi è invitato a contattare la nostra sede.
Gianni Berengo Gardin e la “Vera Fotografia”
Una gradita visita al Fotoclub Bergamo
Deborah, di Pisa, ha visitato la nostra sede nel mese di maggio per avere informazioni sul nostro nuovo e unico corso di fotografia analogica. Possiede già una macchina analogica Nikkormat degli anni ’70 e vuole imparare a sviluppare e stampare il bianco e nero. E’ rimasta affascinata da una microcamera giapponese Colly esposta nella nostra collezione e dalla micro-pellicola da utilizzare su di essa. Le foto documentano un simpatico incontro.
Trento Longaretti: il valore della continuità
Fotoclub, 37 anni di passione
Il GAZZETTINO del Fotoclub Marzo – Maggio 2016
scarica il Gazzettino in .PDF : Il Gazzettino del FCB-2016-1
Assemblea annuale dei Soci
Si è tenuta in data 23/01/2016 l’Assemblea generale annuale dei Soci del Fotoclub. Dopo la relazione introduttiva del Presidente sulle numerose attività svolte anche nello scorso anno, l’approvazione del bilancio del 2015 e delle modifiche apportate al logo, si è provveduto alla votazione per rinnovo delle cariche del Consiglio Direttivo che risulta ora così composto: Ivan Mologni Presidente e Tesoriere (ad interim), Licio Villa Vice-Presidente, Tiziano Nava Segretario, Dolfi Serena Consigliere.
La discussione successiva sulle attività future ha portato poi alle seguenti decisioni: da Marzo viene ripristinato l’orario degli incontri nel 1° e 3° giovedì del mese alle ore 21.00 (agosto escluso) e le manifestazioni interne, salvo eccezioni, saranno sempre a tema libero. Invece la previsione sulle iniziative riguarderà: – incontri di Reportage di avvenimenti cittadini (Sfilata Mezza Quaresima, Baskers Festival, Bergamo Sposi, Feste dei Borghi, Rievocazione storica Pontida, Ritrovo auto storiche, Millemiglia, ecc.)- in alcuni dei quali interverremo come Fotografi Ufficiali – e per proseguire la ricerca in esterno soprattutto di immagini di “antichi mestieri”, paesaggi, edifici storici; inoltre, l’organizzazione di: – almeno due corsi o seminari di studio (primavera e autunno) sulla fotografia analogica; almeno due incontri con diaporama dei Soci; concorso interno “Fantadia Fotoclubbergamo”; almeno due sedute di riprese in sala posa (primavera e autunno) e una in ville o castelli (autunno) con fotomodelle e con successive sedute di sviluppo e stampa; almeno una mostra collettiva e sostegno alle personali dei Soci; almeno due gite sociali con visita a mostre fotografiche analogiche d’autore.
Naturalmente, come sempre, i particolari, le precisazioni e/o variazioni saranno comunicate ai Soci tramite i Gazzettini trimestrali del Fotoclub.
Ègne söbet…
Il GAZZETTINO del Fotoclub Dicembre 2015 – Febbraio 2016
scarica il Gazzettino in .PDF : Il Gazzettino del FCB-2015-4
Atmosfera…
2016 – Orizzonti Lontani
COMUNICATO DELLA PRESIDENZA DEL FOTOCLUB BERGAMO
Il Presidente del Fotoclub, arch. Ivan Mologni, comunica che, a partire da Gennaio 2016, sarà possibile visitare la sua collezione privata di attrezzature fotografiche per tutti coloro che sono tesserati presso Associazioni Fotografiche riconosciute dalla Fiaf.
Le visite potranno essere effettuate ogni primo e terzo giovedì di ogni mese, previo appuntamento.
L’esposizione raccoglie oltre 100 macchine fotografiche prodotte dai primi del ‘900 fino al 2002 con vari accessori. Nel corso della visita saranno fornite le descrizioni tecniche e sarà anche possibile effettuare prove pratiche offrendo così un approccio del tutto singolare alla grande Storia della Fotografia.
L’iniziativa è rivolta in particolare ai giovani e a tutti coloro che si sono avvicinati da poco, o intendono farlo, al mondo della fotografia per avere l’esperienza unica di valutare quelle macchine che hanno reso grande la nostra passione.
Mostra del Fotoclub: I Colori del Bianco e Nero
Quando l’Arte è un “vizio” di famiglia…
tutti in piazza per la gran festa del Ducato
Segnaliamo le imprese al servizio della nostra grande passione : la fotografia ottenuta con mezzi analogici
Alla mostra di un grande maestro : Guido Di Fidio
La sala espositiva comunale dall’I 1 al 29 novembre ospita la mostra :
“Guido Di Fidio. Le vere ragion che son nascose“.
La mostra celebra i novantanni di questo artista che, da Trinitapoli, cittadina pugliese dove nasce nel 1924, si trasferisce a Milano dove, sotto la guida di Marino Marini, si diploma ali’ Accademia di Brera, per poi, dopo alcune significative esperienze all’estero, approdare a Bergamo dove insegnerà discipline plastiche al Liceo Artistico di cui sarà anche Preside dal 1986 al 1990. Bergamo gli riconoscerà la sua attività attraverso il premio “Ulisse” che la Provincia gli ha recentemente assegnato. La personalità di Di Fidio, attenta alle problematiche della contemporaneità e al contempo “appartata” è ben rappresentata dal sottotitolo dantesco della mostra “Le vere ragion che son nascose” ed ha le sue radici più profonde, come le opere in mostra dimostrano, nella natura della sua terra d’origine dall’artista vissuta in senso mitologico.
L’esposizione è pensata in forma antologica, attraverso una cinquantina di opere, sculture, calcografie, disegni e guazzi, gioielli che coprono temporalmente gli anni che vanno dal 1957 sino a quelli più recenti.

Nuova mostra del nostro Fotoclub per una importante ricorrenza
Alla mostra di Giovanna Bolognini
Van De Sfross e Bepi insieme per l’Expo 2015
Mostra fotografica : “Arte & Gusto” in via Sant’Alessandro
Iniziano a Giugno le nostre Mostre presso il locale “Arte & Gusto” di via Sant’Alessandro 54 con l’inaugurazione di “Berghem” cui seguirà a Luglio “Ritràcc e Someanse” di Ivan Mologni e proseguiranno con la personale di Tiziano Nava e a Dicembre con una “collettiva soci” (nella foto un’anteprima con Kessy, una delle “madrine” delle nostre Mostre). 



















































