Nuova collezione borse fotografiche
di Ivan Mologni ©️
Desideriamo informare che al Museo della Fotografia è in esposizione una nuova collezione di borse fotografiche sia d’epoca che moderne, morbide, rigide o zainetti. Sono tutte in buone condizioni e pronte all’utilizzo. Lo scrivente si è occupato, con non poca “libidine”, del recupero di questi pezzi storici. Le borse morbide sono state trattate a vapore ad oltre 100 gradi, smacchiate, spazzolate ed asciugate all’aperto. Le rigide, con vari adesivi che ne ricoprivano la superficie, sono state ripulite, ricondizionate e lucidate. I risultati li potete vedere nel report di seguito.
Quale borsa?
Delle borse efficienti devono avere imbottiture a prova di urti e cadute. Dal mio punto di vista, dopo averne provate tante, le marche più costose sono, guarda caso, quelle che offrono più garanzie: dalle italiane Pico- Glass e Reporter, fino ad arrivare alle Tamrac, Overland e Temba (per le borse morbide). Tra le borse rigide segnalo la GM, la Sacar e la Rowi.
Curiosità
La borsa fotografica più antica in mostra la Museo è del 1880* (!) e conteneva una macchina fotografica in legno, anch’essa in esposizione e funzionante
La Rigida ti salva la vita (fotografica)
Grazie alla borsa GM Professional S mod. Dep. 3462 A 75**, sono riuscito a realizzare un reportage fotografico a Papa Woitila nel 1981 in visita a Bergamo…salendoci sopra mi sono elevato di circa 40 cm e sono riuscito a realizzare questo scatto:

La Morbida: per un pugno di foto…
Overland World Truck Expedition*** e’ la borsa che ho vinto nel Concorso Fotografico indetto da “Fotografare: il fotografo del mese”, in cui vinsi sul tema “ritratto” nell’aprile 2006:


Collezione borse fotografiche










F.C.B.: la tradizione proiettata nel futuro