Vi riporto un eccezionale ritrovamento in un mercatino di antiquariato specializzato in “Camera Antiquaris”. Si tratta in particolare di una “Fotocamera da viaggio a soffietto”, visibile nella foto sotto. Queste macchine erano pieghevoli, costruite in legno con cerniere, risolvevano il problema dell’ingombro ma non quello altrettanto importante del peso.
Trattasi di un prodotto artigianale, di fine ‘800 ed è difficile risalire al costruttore e alla data di fabbricazione. Il dorso ospitava lastre al collodio umido. Il soffietto è costruito in pelle o in tela gommata. La piastra frontale porta-obiettivo ne consentiva di solito il decentramento verso l’alto per eliminare le deformazioni prospettiche.
I dati che posso fornire, che ho ritrovato sull’apparecchio:
– una stella a 5 punte con lettere “PVB”.
– L’obiettivo in ottone è un W Pajioin Iena 3075 DOUBLE ANASTIGMAT ECLAIR F.6.8 – 180 mm,
– Formato 13×18
Ma le piacevoli sorprese non sono finite! Ho ritrovato anche stampe su:
1. Venezia (4) ottenute per contatto. Si evince in tutte tempo lungo di esposizione. L’acqua sembra uno specchio, segno evidente di una forte diaframmatura. Tutte le foto sono state virate in seppia
2. Vari ritratti di famiglia eseguiti dal fotografo Andrea Taramelli di Bergamo (1836-1887). Il figlio Edoardo Taramelli (1863-1937), ha proseguito l’attività dello storico stabilimento fotografico utilizzando il nome del padre
3. Infine ho ritrovato una Polaroid mod.P del 1999. La macchina è metallizzata ed utilizza pellicole serie 600 sia b/n che colore.
Per l’occasione, ho usato una pellicola b/n della serie, per fotografare l’apparecchio in legno
di fine ottocento sopra descritto: la “nipotina” (in verità già adulta…) Polaroid che rende omaggio alla sua antenata del 1800!
Cordiali saluti
Il Presidente
Arch. Ivan Mologni