Reportage su Bergamo e dintorni

di © Ivan Mologni

Nei miei corsi e seminari di fotografia, consiglio agli allievi di avere SEMPRE con se una macchina fotografica: reflex o compatta, con una pellicola di almeno 400 iso (meglio se Kodak Tmax, secondo me quella che assicura i migliori risultati in qualsiasi condizione).

Nei mesi passati – causa pandemia – i corsi da me indetti, sempre in piccoli gruppi e con le dovute accortezze, si sono svolti principalmente in Bergamo e dintorni. Il tutto senza un tema fotografico imposto, ma semplicemente chiedevo di fare un reportage (rigorosamente in bianco e nero) su quanto si incontrava ed attirava maggiormente l’attenzione, cercando di immedesimarsi il più possibile nella scena. Solo così i risultati saranno appaganti e soddisfacenti.

Ecco, di seguito, il risultato delle varie uscite fotografiche:

Foto 1. Paesaggio agreste con attrezzo agricolo in primo piano, un contadino in azione ed il Monastero sullo sfondo. Il tutto incorniciato da uno splendido albero. La foto è servita!
Foto 2. Il particolare di un fontanile in Bergamo Alta: il rosone, l’anfora, l’edera e la cornice in primo piano, quasi a racchiudere la composizione.
Foto 3. Un insieme di legni, scale e sponde accatastati. Io lo definisco armonia del disordine. Guardando bene, si intravede il viso di una signora probabilmente intenta a sistemare o cercare qualcosa: in questo caso il soggetto è praticamente dominato dalla composizione che vede protagonisti i materiali.
Foto 4. La finestra, la luce, i contrasti: questa è l’essenza del bianco e nero.
Foto 5. Una latta arrugginita dove, grazie alla luce presente, risaltano tutti i dettagli evidenziando l’ossidazione del metallo. Soggetto molto interessante da ritrarre.
Foto 6. Via Zambonate – Bergamo. Una storica drogheria, ormai demolita. La composizione è valorizzata dalla presenza di una bicicletta.
Foto 7. In via Borgo Santa Caterina, Bergamo, ho voluto documentare questa esposizione che vive di contrasti ed equilibrio, con una naturale luce di costruzione.
Foto 8. In Città Alta, via Fara, lavori in corso. I paesaggio di storiche dimore dominato da grossi tubi da costruzione. Mi ha particolarmente colpito il contrasto di equilibri e masse.
Foto 9. Classica foto di paesaggio di Valtesse – Bergamo. In primo piano dei rustici ancora in essere ed operativi.
Foto 10. Una storica insegna in Città Alta -Piazza delle Scarpe, che per le sue fattezze artistiche non passa inosservata.
Foto 11. Il riposo, con soggetto appoggiato ad una finestra ad arco ribassato. La luce diretta ed intensa mette in risalto i muri e le tegole, sempre in armonia con la composizione.
Foto 12. Sombreno – Bergamo. Palazzo Agliardi visto dalla stradina con santella d’epoca in primo piano. L’armonia delle architetture è evidente. Un equilibrio compositivo se vogliamo un po’ audace, ma d’effetto.

Le fotografie, in formato originale 30 x 40, sono state stampate con ingranditore Durst 605 color, con obiettivo Rodagon 50mm e diaframma ad f/8. Le carte fotografiche sono di marca Ilford a superficie lucida, nella gradazione 3 utilizzando chimici Ilford.

La macchina fotografica utilizzata è la Contax RTS III con obiettivi ad ottica fissa Carl Zeiss nelle focali 25mm, 50mm, 135mm e 180mm. Lo sviluppo è stato fatto con rivelatore TMAX in diluizione 1 + 4 a 24 ° per un tempo di 6 minuti

F.C.B.: l’Associazione Sexy della fotografia a pellicola!!

Ritratti di Natale ’21 a Bergamo Alta con la modella Silvana

di © Ivan Mologni

Ebbene si, anche nel periodo natalizio si possono eseguire ottimi ritratti. Gli ingredienti sono:

  • una modella (in questo caso la splendida Silvana);
  • una Reflex di qualità, come la Contax RTS III;
  • un obiettivo adatto per il ritratto, quale il Vario Sonnar 28/85mm f/3.5 – Carl Zeiss;
  • una pellicola morbida come la Fujicolor 200 iso;
  • tempo sereno con il sole invernale piuttosto basso;
  • la giusta ambientazione, quale quella di Città Alta.

Ed ecco gli scatti: li trovo freschi, sbarazzini, con abiti ad alto contrasto, dove il maglioncino rosso e la gonna bianca si fondono in un’atmosfera festiva, e luci di costruzione naturali.

Foto 1. Silvana in posa con una struttura del posto. La composizione la trovo accattivante ed equilibrata grazie alla ellisse di metallo con luci. Focale utilizzata 85mm, l’ideale per questo tipo di scatto:

Foto 2. La luce. L’illuminazione alla Caravaggio. Anche in questo caso ho cercato una composizione equilibrata tra l’architettura, la figura della modella e il bassotto Kiko Pota; focale 50mm:

Foto 3. Silvana fa capolino all’interno della spirale metallica, con un sorriso spontaneo e simpatico, veramente brava! Ho utilizzato un colpo di flash per aggiungere luce ed esaltare la struttura in metallo:

Foto 4. Ancora la modella in una simpatica posa con una luce particolarmente calda, tipica del tramonto:

Foto 5. Non dimentichiamoci della pandemia… la nostra Silvana indossa per l’occasione una mascherina molto ricercata:

Foto 6. Ritratto “Americano” con mascherina:

Foto 7. Una dolce espressione di Silvana con luce calda. Anche in questo caso si tratta di piano “Americano” con focale 85mm:

Foto 8. A tutta figura, con l’immancabile bassotto, luce bassa ed ambientazione caratterizzata dall’architettura del palazzo:

Un grazie alla modella Silvana che ha dimostrato anche in questa occasione spontaneità, dolcezza (la sua più grande qualità) e fotogenia! Spero e mi auguro che continui nella fotografia di moda, il sogno potrà diventare realtà, chissà…Io sono pronto per la prossima sessione fotografica!

Infine, di seguito, i provini di 18 scatti da cui sono state selezionate le 8 fotografie prima descritte. Le stampe sono state realizzate su carta Fujicolor Crystal Archive Paper Supreme:

Reflex Analogica a Pellicola: i risultati sono tangibili!

Berghem niv, fiòca – l’8 dicembre 2021, in giro a fà someanze

di © Ivan Mologni

E’ proprio così, fare someanze (fotografie) durante meravigliosi eventi atmosferici in giro con la propria reflex, in questo caso la Contax RTS III con obiettivo Sonnar 28/85m f/3.3 Carl Zeiss. La pellicola perfetta per l’occasione è la Kodak TMAX 400, sviluppata con rivelatore TMAX e stampata su carta ILFORD ed ingranditore DURST M 605 munito di obiettivo Rodagon f/4.

Andiamo per ordine:

  • foto 1. Una fontana del centro città con neve e ghiaccio. Utilizzato lo zoom Sommar alla focale di 85mm;
  • foto 2. Quadriportico del Sentierone di Bergamo Bassa. Scatto effettuato durante l’evento nevoso, con la fiòca (neve) in bella evidenza!
  • foto 3. Una bicicletta innevata: un oggetto semplice che in questo contesto diventa particolarmente interessante;
  • foto 4. Particolare di un manubrio di bicicletta innevato;
  • foto 5. Il monumento a Gaetano Donizetti in Piazza Cavour a Bergamo;
  • foto 6. La capanna di Natale 2021 in Piazza Vittorio Veneto durante la nevicata. La foto rappresenta anche l’augurio di “Nedàl 2021” del Foto Club Bergamo;
  • foto 7. Presepio de Nedàl: la poesia di Carmen Fumagalli Guariglia;
  • foto 8. I provini degli scatti dell’8 dicembre.

Augurissimi a tutti!

Sempre più creativi artisticamente con la pellicola. Provare per credere!!

Il Bassotto Kiko Pota ispira Poesia: Franco Farina dedica le favolose rime in bergamasco

di © Ivan Mologni

Questo articolo è composto da una sequenza di immagini distribuite in diversi pannelli: il pittore e poeta Franco Farina (http://www.francofarina.it) rimasto affascinato dal bassotto e posando con lui; una sequenza di scatti del bassotto ambientate in Rocca – Città Alta; altra sequenza con la nostra modella Silvana (già conosciuta nell’articolo Scatti dal Fronte Mascherina (15^ parte) ) sempre in Città Alta ed accompagnata dall’immancabile bassotto, molto soddisfatto, come testimoniano le 6 foto che lo ritraggono.

Tutti gli scatti sono stati eseguiti nei mesi di agosto e settembre scorsi e da poco sviluppati. La macchina fotografica utilizzata è la reflex Contax RTS III ( si rimanda ai seguenti interessanti articoli: La Contax RTS III e la collezione esclusiva Contax del FCB Contax RTS III: Un chilogrammo di storia delle reflex), uno dei “cavalli di battaglia” dello scrivente. L’obiettivo è il performante Vario Sonnar 28/85mm F/3.3. con flash TLA Contax 360.

In sequenza:

  1. un primo piano del bassotto Kiko Pota effettuato con obiettivo 85mm;
  2. il bassotto in posa con la modella Silvana. Curioso come, negli scatti in sequenza, entrambi i protagonisti cambino le espressioni di posa, con risultati simpatici e accattivanti. Un ringraziamento a Silvana che gentilmente ha collaborato per questa performance fotografica;
  3. sempre il bassotto nel Parco delle Rimembranze in Rocca a Bergamo Alta. La luce è di taglio per evidenziare la tonicità e la muscolatura del Kiko, unitamente ad un’espressività molto determinata;
  4. il pittore e poeta Franco Farina con ritratti in acquerello del bassotto. Una mia fotografia immortala i due;
  5. la poesia del bassotto bergamasco;
  6. un ritratto “in sanguigna” dello scrivente con Kiko creato da Franco Farina;
  7. Certifico la mia dichiarazione che le fotografie sono tradizionali a pellicola – colore cromogeno.

Ripresa Macro:

L’ultima foto in sequenza ritrae la modella Valeria.: la ripresa degli occhi è eseguita con la reflex Contax RTS II ed obiettivo macro Sonnar 60 mm f/2.8. La luce è fornita da due punti luce, come si evince dai riflessi negli occhi grigio- verdi, effetto ottenuto grazie ad un bank quadrangolare e ombrello bianco. Il tutto montato su monotorce Bowens da 800 watt. La pellicola utilizzata è la Kodak Portra 160 a colori negativa, particolarmente indicata per i ritratti, vista la sua morbidezza nei toni. Sviluppo in C 41 e carta Fujicolor Crystal Archive Paper lucida.

FCB: per fotografare bene…occorre occhio!

Furioso temporale a Bergamo – giovedì 8 luglio 2021

di © Ivan Mologni

Ho documentato, in tempo reale, quanto successo presso la sede del Fotoclub Bergamo. Ho fotografato, in luce ambiente, con la reflex Contax RTS III (ne parlo approfonditamente qui: La Contax RTS III e la collezione esclusiva Contax del FCB; Contax RTS III: Un chilogrammo di storia delle reflex) e pellicola Kodak TMAX 400, con obiettivo 35mm f/1.4 Carl Zeiss.

Appena terminati gli scatti, subito in Camera Obscura (intanto continuava a diluviare…) e sviluppo a 24° in diluizione 1 + 4. Successivo processo di stampa su carta Ilford.

Un consiglio su come fotografare in occasione di eventi atmosferici: è fondamentale scattare quando l’evento è in corso, utilizzando tempi abbastanza lunghi (1/15 – 1/30); con un grandangolo è sufficiente ottenere immagini stabili e ben leggibili.

foto 1: la grandinata dal sul loggiato mentre è in corso l’evento
foto 2: la grandinata sulla corte
foto 3: scatto dal loggiato
foto 4: altro scatto dal loggiato

La Fotografia analogica testimone della storia: la pellicola le rende sempre giustizia!