Il bianco e nero è stupefacente. Le sfumature nei grigi, nei neri, nei mezzi toni, danno all’immagine una plasticità incredibile. Il tutto è riassunto negli scatti che propongo in questo articolo.
La reflex è la Zeiss Ikon SL 706, munita di obiettivi 35mm f/2.8 Skoparex, 50mm f/1.8 Ultron e 135mm/f/2.8 Tessar tutti marchiati Carl Zeiss. La pellicola è l’incomparabile Kodak Tmax 400 sviluppata in rivelatore liquido Tmax, con diluizione 1 + 4 a 24°C.
Per la stampa è stato utilizzato un ingranditore DURST 605 con obiettivo Rodagon. La carta fotografica baritata è della Ilford a superficie lucida.
Foto 1. Il paese di Primaluna, in Valsassina, colto in controluce con il 135mm
Foto 2. Sempre dalla Valsassina, le selve di Gero. Sulla destra la mia cagnolina Susy. Luce dall’alto e ripresa con obiettivo 135mm
Foto 3. Monastero di Astino (BG). La terra irrorata ed arata. Obiettivo 35mm
Foto 4. Sempre dalla Valsassina… il gatto Silvestro, immortalato con obiettivo 135mm
Foto 5. Palificazione in legno per agricoltura. Obiettivo 135mm
Foto 6. Cascina rurale – casa al rustico. Obiettivo 135mm
Foto 7. Particolare di una porta di un cascinale. Obiettivo 135mm
Foto 8. Bergamo Alta – casa dei comignoli. Obiettivo 135mm
Foto 9. L’Arcangelo Gabriele in Roma. Obiettivo 135mm
La Fotografia Analogica: una traccia indelebile della nostra vita!