In posa “l’amico legno”

di © Ivan Mologni

Il legno è, per eccellenza, uno dei materiali più utilizzato dall’uomo. Il legno è sempre presente in varie lavorazioni: al naturale, trattato, piallato o segato, sempre prezioso e duttile per qualsiasi impiego di prestigio e di qualità.

Le fotografie che presento riguardano proprio come si presenta un albero appena tagliato e/o segato, cercando di trovare delle forme che mi ispirassero. Ho invitato i miei allievi ed allieve a fare altrettanto, individuando, nelle varie lavorazioni del legno, dei soggetti interessanti da ritrarre. E’ anche un modo di allenare l’occhio ad una composizione fotografica ottimale.

La reflex utilizzata è la Contax 139 con obiettivo 60 mm Macro f/2.8 Carl Zeiss (indispensabile per questo tipo di esposizioni). La pellicola è la Kodak Tmax 100, sviluppata in rivelatore Tmax in diluizione 1 + 4 a 24°C. La stampa è stata ottenuta grazie al fidato ingranditore Durst M 605 su carta Ilford baritata, gradazione 3, superficie lucida.

Foto 1. Il tronco tagliato con principio di spirale
Foto 2. Il tronco scorticato: sembra una cascata!
Foto 3. Particolare dell’intaglio del legno
Foto 4. Il legno lavorato, sagomato ed utilizzato come portoncino di una cascina
Foto 5. Insieme di tronchi appena tagliati: una composizione casuale ma equilibrata
Foto 6. Dettaglio della spaccatura nel taglio
Foto 7. Un’originale “natura morta” creata con il taglio del tronco e della ruggine
Foto 8. Dettaglio delle venature del legno
Foto 9. Dettaglio della spessa corteccia di un tronco al naturale

Per noi ogni fotografia a pellicola è unica!

Reportage di viaggio nel bianco & nero a pellicola

di © Ivan Mologni

Il bianco e nero è stupefacente. Le sfumature nei grigi, nei neri, nei mezzi toni, danno all’immagine una plasticità incredibile. Il tutto è riassunto negli scatti che propongo in questo articolo.

La reflex è la Zeiss Ikon SL 706, munita di obiettivi 35mm f/2.8 Skoparex, 50mm f/1.8 Ultron e 135mm/f/2.8 Tessar tutti marchiati Carl Zeiss. La pellicola è l’incomparabile Kodak Tmax 400 sviluppata in rivelatore liquido Tmax, con diluizione 1 + 4 a 24°C.

Per la stampa è stato utilizzato un ingranditore DURST 605 con obiettivo Rodagon. La carta fotografica baritata è della Ilford a superficie lucida.

Foto 1. Il paese di Primaluna, in Valsassina, colto in controluce con il 135mm
Foto 2. Sempre dalla Valsassina, le selve di Gero. Sulla destra la mia cagnolina Susy. Luce dall’alto e ripresa con obiettivo 135mm
Foto 3. Monastero di Astino (BG). La terra irrorata ed arata. Obiettivo 35mm
Foto 4. Sempre dalla Valsassina… il gatto Silvestro, immortalato con obiettivo 135mm
Foto 5. Palificazione in legno per agricoltura. Obiettivo 135mm
Foto 6. Cascina rurale – casa al rustico. Obiettivo 135mm
Foto 7. Particolare di una porta di un cascinale. Obiettivo 135mm
Foto 8. Bergamo Alta – casa dei comignoli. Obiettivo 135mm
Foto 9. L’Arcangelo Gabriele in Roma. Obiettivo 135mm

La Fotografia Analogica: una traccia indelebile della nostra vita!