di © Riccardo Scuderi
Già il nostro Presidente Ivan Mologni ha avuto modo di approfondire l’argomento (vedi articolo: Una tipologia particolare di fotografia: lo STILL-LIFE), spronando i soci del Club a cimentarsi in questa stimolante tipologia di ripresa.
Spulciando tra alcune riviste degli anni ’80, mi sono imbattuto nelle opere del grande fotografo ungherese André Kertész, definito da Henri Cartier Bresson, come il padre della fotografia moderna e come una delle sue più grandi fonti di ispirazione. In particolare mi attirò una sua foto, splendida e dirompente nella sua semplicità:
Allora la settimana scorsa, in cucina, con la luce radente che filtrava dalle tende della finestra ed utilizzando la luce di una lampada da comodino per cercare di delineare il più possibile le ombre, mi sono cimentato in alcuni scatti che vi propongo con piacere (cortesemente, siate clementi con i giudizi…):
Dati tecnici:
- Fotocamera: Leicaflex SL2 rigorosamente montata su treppiede Manfrotto
- Obiettivo: Leitz Wetzlar Summicron 50mm f/2
- pellicola: ILFORD FP4 – 125 ISO
Per lo sviluppo ho utilizzato i chimici della ILFORD