di © Serena Dolfi
di © Serena Dolfi
di © Ivan Mologni
Nella sua pluridecennale e gloriosa storia, il Foto Club Bergamo ha aderito alle seguenti Associazioni ed Istituti:
di © IvanMologni
Contax RTS III con obiettivo Carl Zeiss 28/85mm f 3.3/4 Vario – Sonnar
pellicola usata: KodaK Gold 200, stampata su carta Fujicolor Crystal Archive Supreme
Foto sotto: Macchina utilizzata: Fuji Instax Wide 300
Pellicola: Fujifilm Instax Wide – Instant film
di © Ivan Mologni
Il bassotto KIKO POTA sempre presente al club e alle mostre del Fotoclub Bergamo.
Nella foto grande, in postura da “Concorso di Bellezza Canino“, mostra il fisico scolpito e atletico con muscolatura perfetta. Peso forma kg 7,50. Il manto è focato a pelo raso.
Fotografato, come si evince, in controluce, per evidenziare la silouette perfetta. Lo stesso nel giardino della mia abitazione e, ancora, in una mostra del Foto Club Bergamo – Ateneo di Città Alta in occasione del 40° Anniversario dalla fondazione. Infine nell’ultima foto, colti di sorpresa Ivan Mologni e Kiko all’uscita di una mostra culturale.
Per gli interessati, informo che il bassotto è ben disposto a posare “a gratis”, a patto di coglierlo, sempre attento e preciso, nella sua fisicità!
Informativa per i soci o simpatizzanti del F.C.B. possessori di animali: per chiunque abbia un animale domestico (cane, gatto, piumati, pesci etc.), il Blog del nostro Club pubblicherà le immagini più simpatiche e coinvolgenti anche emotivamente. Quando sarà possibile, organizzerò un’uscita con i nostri simpatici amici animali e li fotograferemo al meglio! Come alternativa, si potrebbe pensare di visitare un’oasi protetta (iniziate a sfoderare in vostri teleobiettivi da 300 e 500mm indispensabili per questo tipo di fotografia naturalistica….)
di © Riccardo Scuderi
L’estate scorsa ho provato per la prima volta questo rullino, immagino ai più sconosciuto:
E’ la Washi Film “A”, una pellicola ortocromatica, interamente fatta a mano e prodotta dall’omonima casa produttrice nipponica, originariamente usata come protezione durante il processo di riproduzione delle pellicole cinematografiche. E’ una 12 ISO, quindi solo per fotografi arditi e che amano le sfide!
Allego le caratteristiche della pellicola e le modalità di sviluppo consigliate:
E’ caratterizzata da grana finissima e offre immagini ad elevato contrasto, come è possibile apprezzare in questi scatti fatti la scorsa estate con la Leicaflex SL2 ed obiettivo 50mm:
di © Ivan Mologni
La 1^ foto in ripresa è leggermente zoomata, dando un’immagine quasi irreale. La luce è direzionale sulla destra, con ombre ben determinate a sinistra:
le foto 2 e 3 sono stampate con vetro lavorato a contatto con la carta sensibile. Si evince dalle sperimentazioni l’effetto ottenuto:
di © Ivan Mologni
Con oggetti opachi, la Foto-Grafica – è illimitata!
Vi elenco, in sequenza, le sperimentazioni eseguite:
Tecnica: su carta contrastata, con luce diretta attraverso l’ingranditore per circa 30 secondi. Provare a sperimentare anche con tempi più lunghi.
Carta ILFORD Multigrade IV RC Deluxe Satinata – filtro magenta 90.
di © Ivan Mologni
Si, ho messo in posa la mia mano sinistra con il 60mm Macro Carl Zeiss f/2.8. L
L’illuminazione, alta e laterale, mi soddisfa e penso, in futuro, di fotografare altre parti del mio corpo…..
di © Ivan Mologni
E’ da tempo che volevo fotografare uno strumento musicale raro e caratteristico. L’ho trovato mettendo in “posa”, su fondale nero e con la luce sia di effetto che in diffusione.
E’ la classica Zampogna Bergamasca. Nelle nostre Valli Orobiche è riconosciuta nel nostro idioma come “orghenì de cana“; cornamusa “baghèt“; piva “pia“; piffero “pìfer“, “böss“.
La reflex usata è una Contax RTS III, con obiettivo Carl Zeiss 60mm Macro f/2.8 S Planar. Pellicola usata Kodak TMAX 100, sviluppata dallo scrivente in chimici Kodak TMAX. Rivelatore diluito 1+4 a 24°; il tutto stampato su carta ILFORD Multigrade IV-RC Deluxe Satinata.
Pe quanto concerne la splendida modella Alice, indossa disinvoltamente il costume dei “baghetèr”, col “ol baghèt” e le ghette chiare. Illuminazione in diffusione. In questo caso ho usato l’obiettivo per ritratto Carl Zeiss Sonnar 85mm f/1.2 per gli scatti.
La serie di foto in dissolvenza (prima la modella con il volto nascosto dai capelli e poi con il volto scoperto) è un auspicio ed un augurio affinché tutti noi possiamo guardare il futuro con maggior ottimismo, superando il triste periodo legato al coronavirus.
di © Ivan Mologni
Sono uscito alle 9.00 del 5 aprile 2020 con il mio bassotto Kiko Pöta e la mia Contax G2 con obiettivo Distagon 21 mm f/2.8 Carl Zeiss e rullino Kodak TMAX 100 b/w.
Impressionante il centro di Bergamo bassa!
Il “reportage”, come si evince dalle foto, è inquietante. Il Deserto. Niente traffico né persone, nessuna attività vitale. Ho voluto documentare il tutto nell’angoscia mia e di tutti. L’epidemia era ancora attiva, in agguato….Chiuso e fermo tutto. Immobilità irreale.
Allora, dove potevo, con ansia ho documentato in bianco e nero la situazione. Ho successivamente sviluppato il rullino con chimici Kodak TMAX e stampato su carta ILFORD Multigrade IV-RC Deluxe Satinata, utilizzando l’ingranditore DURST 605 nel classico formato 18×24. Una documentazione che rimarrà in questa incredibile storia del virus assassino.
di © Riccardo Scuderi
E’ proprio vero: il coronavirus ha cambiato – e continuerà a condizionare ancora per molto – la nostra vita e, di riflesso, la nostra passione per la fotografia analogica.
Tempo fa anticipai al Presidente del Foto Club Bergamo, Ivan Mologni, un mio ambizioso progetto: fotografare tutti i castelli, le fortificazioni ed i borghi medioevali della Valle d’Aosta, dove ho la fortuna di lavorare. Da un primo studio dovrebbero essere più di 50!
L’idea è quella di sviluppare e stampare in formato 30X40, rigorosamente in bianco e nero, utilizzando la mia fedele Leicaflex SL2, corredata dal 50mm Leica R Summicron f/2 e dal 135mm Leica R Elmarit f/2.8 a cui dovrebbe aggiungersi uno splendido 24mm Leica Elmarit f/2.8 in dotazione al Foto Club e che chiederò in noleggio (Caro Ivan preparati…).
Ho un grande desiderio di realizzare questo impegnativo progetto e spero, come dice sempre il nostro Presidente, che anche gli altri componenti del Foto Club Bergamo possano collaborare e dare ciascuno il proprio contributo artistico, storico e culturale.
In attesa che arrivino tempi migliori, vi anticipo una serie di fotografie relative ad alcune fortificazioni della città di Aosta, scattate con la sempre presente Rollei 35 S.
Cari Saluti