Le interviste del Fotoclub Bergamo – I nostri soci

Il tuo nome
Il mio nome di battesimo è Serena, ma le persone mi conoscono maggiormente con il mio nome d’arte che è “Bergaggina”. Esso deriva dal fatto che sono sì originaria della città di Viareggio, la patria di uno dei carnevali più famosi del mondo, ma vivendo a Bergamo, mi sento per molti aspetti anche un po’ bergamasca.
Quando ti è nata la passione per la fotografia?
La passione per la fotografia è nata all’età di tredici anni, quando la mia professoressa di italiano, dette a noi alunni l’arduo compito di descrivere come la pubblicità era stata presentata in alcuni cartelloni posti nelle varie zone della mia città, corredando la relazione con un apparato fotografico.
Quando fotografi prediligi temi, ambienti, particolari?
Essendo una storica dell’arte, i miei temi prediletti sono, ovviamente, tutti quelli che riguardano l’arte e l’archeologia, ma non mi limito ad essi. Infatti, altri due temi che adoro sono gli antichi mestieri ed i paesaggi.
In due battute, perché “analogico” oggi:
Perché “analogico” è sinonimo di “concretezza” in un mondo fotografico e non, sempre più virtuale.
“Frequenti” la Camera Oscura?
Qualche volta.
Le tue pellicole preferite?
Le Kodak, sia in bianco e nero che a colori.
Stima quanti fotogrammi hai archiviato negli anni.
Non saprei quantificare con un numero preciso tutto ciò che ho fotografato negli anni, ma sono una decina di scatoloni pieni di negativi.
Esegui anche la scansione digitale dei tuoi negativi?
Mai e poi mai. Infatti, a mio parere, una foto che nasce a pellicola deve assolutamente rimanere tale, nel rispetto di quel laborioso procedimento artistico e tecnico che parte dallo scatto ed arriva fino allo stampaggio. Sono talmente fedele a tali idee, che non partecipo mai con fotografie analogiche a quei concorsi dove obbligatoriamente bisogna inviarle tramite e-mail. L’unico caso in cui cedo le mie fotografie analogiche alla digitalizzazione, consiste nella loro pubblicazione sul sito internet del Fotoclub Bergamo al quale io sono iscritta.
L’obiettivo che preferisci o che usi di più:
Dipende dal soggetto e dalle situazioni ambientali, utilizzando dal grandangolo al teleobiettivo.
La macchina che ami in particolare e perché:
Una Olympus X A3 per la sua praticità.
I tuoi autori preferiti e perché:
La mia autrice preferita è Vivian Maier (1926-2009) perché ha avuto il coraggio di rappresentare in ogni aspetto la società americana del suo tempo, tanto che in molti scatti amava autofotografarsi.
… e invece, qualcuno o qualcosa che non ami e perchè:
Non amo né le copione né i copioni, ovvero tutte e tutti coloro che plagiano le idee altrui, perché queste persone denotano la loro mancanza di creatività e di furbizia.
Fai anche foto digitali o consulti sulla rete siti dedicati alla fotografia?
Certamente. Per me la fotografia non è unicamente quella analogica, anche se la considero quella “vera”, ma mi diletto anche con la macchina digitale. Su internet consulto poco i siti dedicati alla fotografia.
In due parole perché sì o perché no:
Perché preferisco le riviste.
Da quanto tempo fai parte del nostro sodalizio?
Dal 24 novembre 2014.
Cosa ti spinge a frequentare oggi un circolo fotografico nell’epoca di internet?
Per continuare a condividere la mia passione con altri amatori ed amatrici, avendo un contatto umano.
Un pensiero, un motto, una tua considerazione finale:
L’arte vivifica il cuore ed il cervello.

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