E’ capitato a tutti di ritrovarsi tra le mani un vecchio oggetto che apra la porta a una valanga di ricordi, a ripensare a cose e persone di altri tempi che hanno fatto parte del nostro passato riportandoci per un pò di tempo a rivivere situazioni ormai lontane nel tempo…. ma a noi foto-analogici è riservata un particolare forma di ricordo e di emozione quando, spuntate da qualche cassetto, ci ritroviamo “tra le mani” delle vecchie fotografie o un vecchio album di fotografie perché in esse “vediamo” proprio le persone e le situazioni che abbiamo vissuto. Immagini ottenute con una macchina fotografica magari avuta in regalo per qualche promozione o comperata con grandi sacrifici e risparmi di mesi… le prime, poche, immagini immortalate che ci hanno portato a sperimentare il magico mondo della Fotografia;
e, allora, sempre per i costi, bisognava saper scegliere, decidere e poi attendere per vedere il risultato. Un’emozione che ben difficilmente potrà essere vissuta dai foto-digitali d’oggi da subito avvezzi a “sparare” centinaia di riprese che vanno magari perse al primo o secondo cambio di computer o per qualche virus…
Archivio mensile:novembre 2016
FIX, il magazine della fotografia analogica
E’ di casa a Dublino, pubblica la rivista in digitale ma la sua presentazione è: “FIX, la rivista della fotografia analogica, creata per tutti quei fotografi che si divertono nell’usare la pellicola. FIX è stata fatta per ispirare, supportare e promuovere la fotografia analogica“.
L’iscrizione è semplicissima (basta fornire solo l’indirizzo e.mail) e sicura.
Prossima assemblea regionale dei Circoli Fiaf
Il Museo Nazionale della Fotografia di Brescia
II mondo della fotografia è in lutto per la scomparsa, a 96 anni, di Alberto Sorlini.
ALBERTO SORLINI (1920- 2016) era un grande fotografo. Tutti i fotografi lo ricorderanno soprattutto come fondatore del Museo Nazionale della Fotografia di Brescia, un museo eccezionale, invidiato da tutte le città, di cui alcune caratteristiche nel depliant qui sotto.
Ma il celebre fotografo bresciano fu anche il “ritrattista” ufficiale della Mille Miglia dal 47 al ’57, documentando su incarico dell’AC Brescia tutte le edizioni del dopoguerra: i suoi scatti, famosi in tutto il mondo, sono custoditi nell’Archivio Novafoto-Sorlini, oggi di proprietà della Giorgio Nada Editore. Per conto dell’Ufficio stampa della Freccia Rossa, nelle ore immediatamente successive alla corsa, Sorlini e i suoi assistenti riempivano di foto centinaia di buste da spedire alle riviste di cinque continenti.
Nella sua lunga carriera, ha pubblicato diversi libri, vincendo premi nazionali e internazionali. La Federazione internazionale d’arte fotografica lo ha insignito dei titoli Afiap nel ’58. Efiap nel ’74. mentre quella nazionale gli ha assegnato il titolo di Sem/Fiaf nel 1997.
Piccole di tecnica: la sezione aurea
da Business of Fashion: il grande ritorno della pellicola!
Analogico alla riscossa!! Chissà perché la notizia non ci sorprende più di tanto… forse perché da tanto tempo sosteniamo l’unicità e le particolarità del lavoro in analogico e il riconoscimento da parte di grandi professionisti dell’immagine è solo una conferma in più del nostro, da sempre, modo di pensare.
Si trova in rete, a questo link, un articolo della rivista globale “Business of Fashion”, che è il magazine di riferimento internazionale della vasta rete imprenditoriale nel mondo della Moda; è un articolo che potrebbe essere ritenuto “clamoroso”… pubblicato la scorsa estate, testimonia, attraverso il parere di autorevoli guru, la tendenza in atto, sempre più diffusa, dell’utilizzo entusiastico della pellicola da parte dei giovani professionisti nella fotografia di Moda.
– Il sottotitolo : Fotografi di Moda: Ritorna la pellicola. In un’epoca di immagini digitali onnipresenti, diversi fotografi di moda, emergenti ma già in rapida affermazione, hanno utilizzato per le loro riprese la pellicola analogica e ciò per differenziare il loro lavoro, recuperare il controllo del loro mestiere e trovare un ritmo più umano.
– alcune considerazioni all’interno del lungo articolo: – “La moda riscopre la possibilità e la qualità della fotografia a pellicola…”; – “La fotografia digitale è più nitida e più pulita, cattura un sacco di informazioni, ma è fredda; la pellicola dà meno informazioni ma più emozioni. E che cosa ci sta a cuore, informazioni o emozione? Abbiamo a cuore l’emozione. Si può piangere guardando un provino a contatto…”; – “…c’è un appello ribelle che vuol costringere le cose a rallentare; la pellicola aiuta a mantenere la creazione di immagini a un ritmo più umano, che è una parte integrante delle immagini”; – “…giovani fotografi sono riusciti a sviluppare un proprio punto di vista e ciò può capitare solo lavorando con la pellicola”.
Un articolo veramente interessante, di cui suggeriamo la lettura, e che fa riflettere sul nostro impegno che ben si riflette nelle illuminanti parole di Gustav Mahler: “Tradizione significa conservare acceso un fuoco, non adorare le ceneri“.